Circolare n. 227 del 14 marzo 2016.

La Circolare n. 227 del 14 marzo 2016 contiene chiarimenti relativamente a due aspetti inerenti la formazione del responsabile tecnico.

In particolare il Comitato chiarisce se a seguito dell’entrata in vigore del D.M. 120/2014 sia possibile realizzare i corsi di formazione per responsabili tecnici di cui alla delibera 3/1999, e s.m.i, e se l’attestato di partecipazione ai suddetti corsi di formazione sostituisce la verifica iniziale della preparazione del soggetto prevista dall’articolo 13, comma 1, del DM 120/2014

In pratica, ad oggi, la formazione futura dei responsabli tecnici sarà affidata all’Albo Gestori Ambientali come previsto dall’articolo del medesimo D.M. , con verifica quinquiennale delle competenze. Viene escluso dal computo della verifica solo il titolare di Impresa che riveste anche il ruolo di responsabile tecnico per la propria azienda.

Lascia un pò l’amaro in bocca la risposta fornita ufficialmente al punto b) della circolare,  la quale specifica che, se non in possesso di un incarico come Responsabile Tecnico per la categoria abilitata, in un impresa iscritta presso l’Albo prima dell’entrata in vigore della delibera  prossima, non si sia esonerati dalla verifica iniziale prevista per lo svolgimento del compito stesso.

Personalmente trovo assulatamente indispensabile aggiornare la qualifica di Responsabile Tecnico in materia di Gestione dei Rifiuti almeno ogni 5 anni, visti gli argomenti trattati, le continue modifiche e a vote la difficile interpretazione della norma stessa, ma la circolare non prevede al momento alcun periodo transitorio, escludendo di fatto anche chi nell’ultimo anno abbia già conseguito l’attestato rilasciato da enti accreditati alla formazione, come previsto dalla delibera n° 3 del 16 luglio 1999.

Siamo quasi certi che l’obiettività che contraddistingue l’Albo Gestori Ambientali, sia tale da giungere alla Deliberazione con una o più rettifiche a favore perlomeno di questi ultimi.