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Entra in vigore il nuovo Regolamento Europeo concernente le batterie e i rifiuti derivanti dalle stesse.

Entra in vigore il nuovo Regolamento Europeo concernente le batterie e i rifiuti derivanti dalle stesse. Il Regolamento Europeo 2023/1542 in materia di batterie e rifiuti ad esse collegati, pubblicato il 12 luglio nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sarà operativo a partire dal 18 febbraio 2024. Da questa data, saranno in vigore il suo ambito di applicazione e le nuove definizioni, mentre le disposizioni riguardanti la gestione dei rifiuti provenienti dalle batterie (Capo VIII) saranno applicabili dal 18 agosto 2025, data in cui la Direttiva 2006/66/CE sarà abrogata.

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Modifiche al regolamento riguardante il ritiro dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) presso i siti di raccolta gestiti dagli installatori.

Sono state recentemente apportate modifiche al regolamento riguardante il ritiro dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) presso i siti di raccolta gestiti dagli installatori. La novità principale consiste nell’estensione della qualifica di installatore, che ora comprende tutti coloro che installano apparecchiature elettriche ed elettroniche, raccogliendo i relativi rifiuti presso i propri siti di raccolta serviti dai Sistemi Collettivi dei Produttori, dopo essersi iscritti al portale del CdC RAEE.

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Entrata in vigore della legge 9 Ottobre 2023 n. 137 – modifiche sia al D.Lgs. 152/2006 che al codice penale

Il 10 ottobre 2023 è entrata in vigore la Legge n. 137, emanata per la conversione del Decreto Legge n. 105 del 10 agosto 2023. Tale legge apporta significative modifiche al Decreto Legislativo 152/2006 e al Codice Penale, con un particolare focus sulle sanzioni ambientali. Di seguito sono riportati i punti salienti delle modifiche apportate:

  1. Abbandono di rifiuti da parte dei privati: La sanzione per l’abbandono di rifiuti da parte dei privati è stata elevata da sanzione amministrativa a ammenda penale, come previsto dall’articolo 255, comma 1 del D.Lgs. 152/2006.
    • L’ammenda è ora compresa tra mille e diecimila euro.
    • Nel caso di abbandono di rifiuti pericolosi, la pena può essere aumentata fino al doppio.
  2. Responsabilità delle imprese e degli enti: I titolari di imprese e i responsabili degli enti che abbandonano rifiuti sono passibili di pena con arresto e/o ammenda, con importi che possono arrivare fino a 26.000 €.
  3. Inquinamento ambientale e disastro ambientale in aree protette o vincolate:
    • Nell’ambito dell’articolo 452-bis del D.Lgs. 152/2006, l’aumento della pena per inquinamento in aree protette o vincolate è compreso tra un terzo e la metà.
    • Per il deterioramento, la compromissione o la distruzione di habitat all’interno di tali aree, la pena è aumentata da un terzo a due terzi, come specificato nell’articolo 452-quater.
  4. Incendio boschivo:
    • Per l’incendio doloso, la sanzione prevede la reclusione da sei a dieci anni.
    • Per l’incendio colposo, la sanzione prevede la reclusione da due a cinque anni, in conformità con l’articolo 423 bis del Codice Penale.
  5. Estensione della “confisca in casi particolari”:
    • La confisca dei beni è prevista per i soggetti condannati a nuovi reati ambientali, inclusi il traffico illecito di rifiuti e il traffico di materiale radioattivo.

Queste modifiche rappresentano un passo significativo nell’incremento delle sanzioni per reati ambientali, riflettendo l’impegno per una maggiore tutela dell’ambiente e la prevenzione di attività dannose.

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RENTRI – AGGIORNAMENTO DEL 22/09/2023 – LE DATE DI APPLICAZIONE

Il RENTRI – Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti

Il 31 maggio è stata ufficialmente inaugurata la fase operativa del RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, entrato in vigore il 15 giugno 2023. Un aggiornamento del 22 settembre 2023 ha fornito le date di applicazione attraverso il decreto direttoriale n. 97.

Scadenze e Oblighi Temporali

Il decreto del 22 settembre ha delineato le tempistiche per gli obblighi legati al RENTRI, tra cui l’iscrizione e l’uso obbligatorio dei modelli online. La tabella delle scadenze differenzia gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in base al numero di dipendenti.

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