Sistri: spunta un concorrente. Si chiama Setri, è la creazione di Assintel e Conftrasporto

Un nuovo sistema per tracciare i rifiuti che manderebbe in pensione definitivamente il Sistri: l’hanno messo a punto Assintel e Conftrasporto, che scrivono una lettera al governo perché lo prenda in considerazione. Nome provvisorio: Setri.

“Sistema elettronico tracciabilità rifiuti” (Setri) è il nome individuato con semplicità da Conftrasporto e Assintel per il sistema che vorrebbe sostituire il Sistri. Più veloce, più intuitivo, il Setri è stato messo a punto con l’intenzione di semplificare la vita a chi dovrebbe poi utilizzarlo quotidianamente, vale a dire le imprese al momento iscritte al Sistri che finora hanno manifestato continuo disappunto per i meccanismi troppo complicati e i malfunzionamenti cronici dell’intero apparato.

“Si tratta di un progetto che le due associazioni, forti della loro esperienza ultraventennale nel settore della produzione di software gestionale per i rifiuti e in quello dei trasporti e della logistica, hanno commissionato a una squadra di propri tecnici e che ora viene messo a disposizione dei ministeri, con l’obiettivo di scrivere finalmente, una volta per tutte, la parola fine a una vicenda nata con le migliori intenzioni (combattere le ecomafie) ma finita nel peggiore dei modi”, scrivono le due associazioni.

La soluzione di Conftrasporto e Assintel è stata infatti proposta al governo attraverso una lettera che reca la firma del presidente di Fai Conftrasporto e di quello di Assintel, Paolo Uggè e Giorgio Rapari. I destinatari sono in primis i ministeri competenti – Ambiente, Trasporti e Sviluppo economico – e la speranza è quella di convincere i loro timonieri a valutare altre soluzioni mentre il Sistri resta fermo ai box.

“La principale criticità di Sistri era quella di imporre regole che, per motivi tecnico/operativi oggettivi, non possono essere rispettate”, si legge nella lettera, che sottolinea poi la fondamentale attività compiuta in questo frangente per sottoporre il sistema Setri ai suoi potenziali utenti. “In questa primissima fase esplorativa, è stato già avallato da Ada (Associazione nazionale demolitori autoveicoli), e stiamo lavorando affinché, nei prossimi giorni, ci sia il coinvolgimento attivo di altre rappresentanze datoriali”.

Il governo sarà disposto a percorrere nuove strade per risolvere una volta per tutte il problema delle ecomafie e dei traffici illeciti di rifiuti?

Scritto da Anna Tita Gallo
http://www.greenbiz.it

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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