La bonifica delle aree inquinate interessa il risanamento delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee) in cui si sono verificati, in tempi recenti o remoti, fenomeni di inquinamento associati principalmente a sversamenti di sostanze inquinanti di attività industriali.
Tale tipo di inquinamento è definito come localizzato poiché limitato ad un’area specifica, e deve essere distinto dall’inquinamento diffuso che interessa le medesime matrici ambientali, ma è determinato da fonti diffuse, come ad esempio le attività agricole.
Bonifica Siti Contaminati
Bonifica dei siti inquinati. L’identificazione, la caratterizzazione ed il recupero di aree contaminate
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 gennaio 2011
Proroga dello stato di emergenza per lo svolgimento di attivita’ di bonifica, nell’ambito del sito d’interesse nazionale di Manfredonia, delle discariche pubbliche Pariti 1 – rifiuti solidi urbani, Conte di Troia e Pariti 1 – liquami. (11A01351)
Gazzetta Ufficiale del 08 febbraio 2011
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 gennaio 2011
Ambiente ferriti a Cerchiara parte bonifica siti inquinati
In centro Cosentino ammassati oltre 4.000 metri cubi materiale
(ANSA) – CERCHIARA DI CALABRIA (COSENZA), 17 GEN – Parte oggi la bonifica dei siti di Cerchiara di Calabria contaminati dalle ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola sud di Crotone e stoccati illecitamente nella Piana di Sibari nella meta’ degli anni ’90. Il piano di risanamento interessera’ un’ampia parte di localita’ Capraro, nella quale sarebbero ammassati oltre 4.100 metri cubi di ferriti. All’apertura dei cantieri, la cui chiusura e’ prevista a luglio, saranno presenti i sindaci di Cerchiara e Cassano, Carlomagno e Gallo, ed il Procuratore di Castrovillari, Giacomantonio. (ANSA).
Terre e rocce da scavo non solo rifiuti ma possibili sottoprodotti
Per terre e rocce da scavo s’intendono esclusivamente i materiali di scavo naturali e non i materiali d’origine antropica quali detriti da demolizione, residui di scarifica stradale, calcestruzzi ecc..
Sulla base di nuove disposizioni normative, tale tipologia di materiale può non essere considerato un rifiuto, ma bensì un “sottoprodotto” riutilizzabile per reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati solamente se rispetta specifiche condizioni e caratteristiche sottoelencate: