Sistri: 400 mila iscrizioni. Ma è attesa per i dispositivi elettronici.

Circa 300 mila aziende e 100 mila mezzi iscritti al nuovo sistema (su oltre 600 mila imprese coinvolte), 480 accordi stipulati da camere di commercio e associazioni imprenditoriali per la consegna dei dispositivi elettronici necessari ai controlli, 540 mila richieste di chiavette Usb da parte delle imprese che a partire dal 13 luglio sono chiamate a trasmettere on-line le informazioni sui rifiuti. Numeri del ministero dell’ambiente, forniti a ItaliaOggi Sette mentre manca meno di un mese allo «start» (le trasmissioni dei dati ambientali) imposto alle aziende. Tutto bene, dunque? Non proprio.

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Tracciabilità rifiuti in tribunale-GIUSTIZIA E SOCIETA’

Il Tar Lazio ordina al ministero dell’ambiente di produrre una serie di documenti sul Sistri.

Sotto tiro le forniture dei dispositivi necessari alle imprese
Il nuovo sistema «Sistri» per il controllo della tracciabilità dei rifiuti finisce sotto stretto monitoraggio, prima ancora di partire (lo start è previsto per il 13 luglio prossimo). Il monitoraggio è di tipo giudiziario: il Tar Lazio, citato da alcune società del settore informatico, qualche giorno fa ha infatti ordinato al ministero dell’ambiente, motore e gestore del nuovo sistema, di produrre una serie di documenti per far luce sull’affidamento della fornitura di software, hardware e dispositivi Usb destinati alle imprese che devono comunicare on-line i nuovi dati sui rifiuti. Sotto i riflettori dei giudici la «segretezza» del Progetto istitutivo del Sistri, dchiarata dal ministero sia nel 2007 che nel 2008, con due decreti ad hoc. Il provvedimento che contiene il «diktat» del Tribunale è l’ordinanza n. 02563 Reg. ord. sosp. (sezione seconda bis, su ricorso n. 2591/2010) dell’11 giugno 2010.
Rifiuti e informatica. Il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti prevede, fra l’altro, che alle imprese che producono e gestiscono rifiuti vengano consegnate chiavette Usb per la trasmissione dei dati al Sistri e dispositivi elettronici (sorta di «scatole nere») da installare sui veicoli che trasportato rifiuti, per il controllo satellitare dei percorsi.
Questi strumenti si chiamano «black box». La consegna dei dispositivi elettronici, curata dal ministero dell’ambiente anche attraverso il circuito delle camere di commercio e delle associazioni imprenditoriali di categoria, avrebbe dovuto già essere a buon punto, visto che la partenza delle trasmissioni on-line da parte delle aziende è prevista dal 13 luglio prossimo, cioè fra meno di un mese. In realtà, come raccontato da ItaliaOggi Sette questa settimana in edicola, le consegne vanno a rilento, tanto che è molto probabile l’arrivo di una proroga a dopo l’estate della scadenza per il decollo del Sistri.
Il Sistri in tribunale. A rivolgersi al Tar Lazio, per chiedere l’annullamento del decreto che istituisce il «Sistri», diverse società del settore informatico. In contestazione una serie di provvedimenti, che, in base alla recente ordinanza, dovranno entro 90 giorni essere prodotti in giudizio dal ministero. In particolare, oltre ai decreti contenenti la disciplina del nuovo sistema di tracciabilità (i dm del 17 dicembre 2009 e del 15 febbraio 2010), il ministero dovrà mettere a disposizione della giustizia amministrativa:
– i decreti del ministero che hanno dichiarato «segreto» il Progetto istitutivo del Sistri (decreto GAB/43/07 del 23 febbraio 2007 e dpcm del 5 settembre 2008);
– «i provvedimenti con cui il ministero… ha affidato la fornitura del programma software nonché delle apparecchiature hardware e dei dispositivi Usb, che verranno utilizzati nel sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti «Sistri» nonché il relativo servizio di gestione e assistenza tecnica»;
– l’atto di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti e gli atti relativi all’affidamento;
– dettagliata e documentata relazione sulla vicenda … con particolare riferimento agli elementi di segretezza del progetto e a quelli relativi «alla trasmissione dei dati verso gli organi deputati al controllo sulla vita del rifiuto» e ogni altro elemento utile alla decisione stessa.
L’udienza per discutere il merito della questione è stata fissata per il 18 novembre prossimo.

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EUROPA – Reach

Sulla GUUE L133 del 31-5-10 è pubblicato il Regolamento (UE) n. 453/2010 della Commissione, del 20 maggio 2010, recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH).

(articolo tratto da http://www.borsarifiuti.com)

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