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Nuovi Codici EER per i Rifiuti di Batterie: cosa cambia dal 2026

Il 20 maggio 2025 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Decisione Delegata (UE) 2025/934 della Commissione, che modifica la Decisione 2000/532/CE. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 9 novembre 2026, introduce una revisione dell’Elenco Europeo dei Rifiuti (EER), con un focus particolare sulla gestione e classificazione dei rifiuti di batterie.

Questa modifica normativa impone l’utilizzo di nuovi codici CER per identificare correttamente le diverse tipologie di rifiuti derivanti dalle batterie, in tutte le fasi del loro ciclo di vita. Tra le novità più rilevanti vi è la classificazione come rifiuti pericolosi per le batterie esauste contenenti massa nera, litio, nichel, zinco, sodio, zolfo e per i rifiuti alcalini.

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Classificazione dei rifiuti e attribuzione del codice EER: normativa, evoluzione e casi pratici

La classificazione dei rifiuti è un processo fondamentale per una corretta gestione ambientale, che coinvolge sia gli aspetti normativi sia quelli operativi. Questo processo consente di identificare correttamente un rifiuto, assegnargli il corretto codice EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) e stabilire le modalità di gestione e smaltimento.

Normativa di riferimento: Art. 183, comma 1, lettera a del D.Lgs. 152/2006

Il punto di partenza normativo per la classificazione dei rifiuti è il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, noto come “Testo Unico Ambientale”. In particolare, l’art. 183, comma 1, lettera a, definisce il rifiuto come:

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Evoluzione della figura del Responsabile Tecnico nella gestione dei rifiuti

Nel corso degli anni, la figura del Responsabile Tecnico nella gestione dei rifiuti ha assunto un ruolo sempre più centrale e strategico all’interno delle imprese operanti nel settore ambientale. Istituita per garantire competenza tecnica, conformità normativa e affidabilità gestionale, questa figura professionale è stata formalmente regolamentata attraverso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ne definisce funzioni, ambiti operativi e requisiti di idoneità.

Inizialmente, il Responsabile Tecnico era individuato principalmente sulla base dell’esperienza professionale maturata nel settore. Con il tempo, e in particolare a partire dal 2017, l’Albo ha introdotto verifiche di idoneità specifiche — sia iniziali che periodiche — per assicurare un aggiornamento continuo delle competenze, in linea con l’evoluzione normativa e tecnica del settore. Questa figura è oggi chiamata a presidiare aspetti fondamentali della gestione ambientale, come il trasporto, il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, nonché la bonifica di siti contaminati e la gestione dell’amianto.
Nuove disposizioni per il Responsabile Tecnico: la Deliberazione n. 1 del 6 marzo 2025

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R.E.N.T.R.I.: Pubblicazione delle Delibere 3, 4, e 5/2024 dell’Albo Gestori Ambientali

Sono state pubblicate oggi in Gazzetta Ufficiale le delibere n. 3, 4 e 5/2024 dell’Albo Gestori Ambientali, disponibili anche sul sito ufficiale dell’Albo.

Delibera n. 3/2024: Geolocalizzazione e obblighi connessi
La delibera n. 3 del 19 dicembre 2024 disciplina l’obbligo di installazione di sistemi di geolocalizzazione per i soggetti iscritti al R.E.N.T.R.I. che effettuano il trasporto di rifiuti speciali pericolosi (categoria 5 dell’Albo). In particolare, l’articolo 1 stabilisce quanto segue:

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