Ecolight porta i RAEEshop Evolution nella città di Ecomondo

Due nuovi cassonetti intelligenti posizionati a Rimini, altri quattro a Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza. Il consorzio Ecolight, in collaborazione con il Gruppo Hera, continua nell’innovativo servizio per la raccolta dei RAEE di piccole dimensioni

In occasione di Ecomondo, arrivano in Romagna i cassonetti smart per la raccolta dei rifiuti elettronici. A Rimini, Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza il consorzio Ecolight ha posizionato sei nuovi RAEEshop Evolution; salgono così a 18 le strutture commerciali dell’Emilia Romagna dotate dell’innovativo cassonetto dove poter conferire rifiuti elettronici di piccole dimensioni e sorgenti luminose a risparmio energetico esauste. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in collaborazione con il Gruppo Hera sta dando vita ad un servizio gratuito dedicato alla distribuzione e ai consumatori per incrementare la raccolta dei rifiuti elettronici che in tre mesi ha permesso la raccolta di quasi 5 tonnellate di piccoli RAEE . «È un servizio che abbiamo predisposto per rispondere all’Uno contro Zero, ovvero l’obbligo di ritiro gratuito dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni -fino a 25 cm- da parte dei negozi che hanno una superficie di vendita dedicata alle apparecchiature elettroniche superiore ai 400 metri quadrati previsto dalla recente normativa sui RAEE», spiega il direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio. «Questi cassonetti, che vengono posizionati in prossimità di grandi strutture di vendita, sollevano i negozi dalla gestione dei rifiuti consegnati dai clienti, ma soprattutto vanno incontro ai cittadini nell’ottica di facilitare il conferimento dei RAEE, quindi stimolare un maggiore rispetto dell’ambiente».

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Rifiuti elettronici, cresce il riciclo dei piccoli elettrodomestici: +10%

Il consorzio Ecolight: «Nei primi nove mesi dell’anno è aumentata l’attenzione verso il corretto conferimento di cellulari, frullatori e pc, RAEE che sono difficili da intercettare. I dati dimostrano perciò che è cresciuta la sensibilità ambientale»

Arrivano segnali positivi dopo tre anni di stallo nella raccolta dei rifiuti elettronici: sono aumentati i piccoli elettrodomestici riciclati. «In un quadro che è stanzialmente fermo, ci conforta il dato che ci arriva sulla raccolta di piccoli elettrodomestici, cellulari e pc non più funzionanti: più 10%», afferma Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio nazionale RAEE che gestisce un terzo di tutti i piccoli elettrodomestici raccolti in Italia. «Questo è indice di una crescente sensibilità da parte dei cittadini che non gettano nel sacco dell’indifferenziata il vecchio aspirapolvere o il frullatore non funzionante, ma si assicurano che segua un corretto percorso di recupero affidandolo all’ecocentro comunale oppure portandolo in negozio».

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Nuovo modelli per la presentazione delle istanze all’Albo Gestori Ambientali

Il mondo del trasporto rifiuti si evolve, come giusto che sia, in funzione della digitalizzazione, delle evoluzioni normativa e nell’ottica di rendere più rapide la pratiche burocratiche. In tal senso si è mosso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali con il suo nuovo regolamento, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo

Anche se ci vorrà del tempo prima che l’Albo riesca ad allineare la propria struttura ai nuovi parametri del regolamento, al momento ha già emanato e pubblicato una serie di delibere per la presentazione delle nuove istanze di iscrizione e rinnovo all’albo in funzione delle nuove categorie oggi presenti e dei nuovi requisiti.

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LEGGE COMPETITIVITÀ 2014: NOVITÀ AL TUA – Classificazione Rifiuti

Pubblicata il 20.08.2014 la Legge n. 116/2014 che converte il D.L. n. 91/2014, noto come “Decreto Competitività”, il quale va ad introdurre alcune modifiche ed integrazioni al Testo Unico Ambientale D.lgs. 152/06.

Tra le novità più interessanti in materia di rifiuti viene introdotta, nell’allegato D alla parte IV del TUA, una premessa in merito alla procedura di classificazione dei rifiuti. Tale disposizione riafferma innanzitutto che la classificazione è onere del produttore, il quale deve assegnare il codice CER opportuno. Entrando un po’ più nel merito della determinazione della pericolosità dei rifiuti i successivi commi affermano che, in caso di CER “assoluti” quindi che non contemplano codici speculari, non è necessario avere la conferma analitica per definire la pericolosità del rifiuto o meno e quindi:

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