Mud 2014. Pubblicato il Decreto di approvazione del modello unico.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 dicembre 2013
Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2014. (13A10357) (GU Serie Generale n.302 del 27-12-2013 – Suppl. Ordinario n. 89)

Sulla G.U. del 27 Dicembre è stato pubblicato il nuovo M.U.D. per il 2014 relativo all’anno 2013, da presentarsi entro la data prevista  dalla  legge  25 gennaio 1994, n. 70 e cioe’ entro il 30  aprile  di  ogni  anno,  con riferimento  all’anno  precedente. Il modello di dichiarazione, allegato al decreto del  Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 dicembre 2012,  viene  sostituito  dal modello e dalle istruzioni allegate al presente decreto.

read more

Approfondisci

NOVITÀ DAL GOVERNO IN TEMA DI AEE E RIFIUTI

Il Governo nella giornata del 3 dicembre 2013 ha approvato in via preliminare gli schemi di decreti legislativi per il recepimento di 14 direttive Ue, tra cui la direttiva 2011/65/Ue denominata RoHS 2 sulla restrizione dell’uso di sostanze pericolose nelle Apparecchiature Elettriche Elettroniche – AEE. La Direttiva 2011/65/UE, in principio da recepire entro il 2 gennaio del 2013, abroga la Direttiva 2002/95/CE.

La direttiva RoHS 2 va a limitare l’uso e la presenza di piombo (Pb), mercurio (Hg), cadmio (Cd), cromo esavalente (Cr6+), bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenil polibrominato (PBDE) nella apparecchiature elettriche ed elettroniche vendute all’interno dell’Unione Europea.

read more

Approfondisci

Un giorno da SISTRIANO

Chi sono i SISTRIANI? Nel corso degli ultimi anni la razza umana ha visto la comparsa di una nuova specie, i SISTRIANI. Questi ultimi sono esseri in apparenza molto simili agli umani ma dotati di un’elevata capacità di sopportazione nei confronti dei paradossi che ogni giorno si creano intorno al mondo dei rifiuti…

Racconti di questo tipo potrebbero esserne scritti a bizzeffe, ma la realtà è che il mondo dei rifiuti sta vivendo una fase di transizione e se non viene affrontata nella maniera corretta si corre il rischio di vivere in un paese dove confusione, incertezza regnano sovrani lasciando spazio a compromessi, elusioni normative e tanto altro.

Per questo ho pensato fosse utile raccontare la giornata tipo di un SISTRIANO ed in particolare di quell’operatore che all’interno dell’azienda si fa in quattro per organizzare al meglio la gestione dei rifiuti coniugandola tra la tradizionale gestione cartacea e l’innovativa  gestione digitale (?). Le sfaccettature che il SISTRI assume a seconda che ci si occupi di trasporto, micro raccolta, impiantistica rendono l’intero quadro sistriano lento dal punto di vista operativo.

Ai non addetti ai lavori sfuggono gli aspetti più paradossali ed “inquietanti” del SISTRI, e non è insolito per tali soggetti pensare che dopo l’avvio dell’operatività del SISTRI quest’ultimo sia diventato un potete sceriffo nei confronti delle eco-mafie, delle discariche incontrollate e dell’illegalità nel mondo dei rifiuti. Purtroppo non è così ed è bene ribadirlo per evitare che l’argomento cada nel dimenticatoio lasciando ai soli addetti ai lavori, eco-corretti, l’intero peso del sistema digitale.

In questo articolo si tenterà di affrontare la giornata tipo di un’operatore all’interno di un’azienda che si occupa di logistica ed in particolare di micro-raccolta. Affrontare tutte le casistiche è ovviamente dispersivo ma vorrei rendere bene l’idea di quale sia la mole di lavoro che tutti i giorni si affronta in uno scenario del genere perché ritengo qualcuno abbia trascurato proprio questa importante variabile nella progettazione del mostro informatico.

Ogni mattina un SISTRIANO si alza e sa che dovrà essere molto più veloce di chiunque altro nel proprio ufficio per stare al passo con il proprio lavoro…
Il Sistriano medio cerca di arrivare prima sul posto di lavoro, accende il proprio computer, magari si

Approfondisci

Nuova Circolare Sistri: Ennesima dimostrazione di un fallimento annunciato?”

L’Italia si sa è un paese dove molte cose non funzionano, le attività produttive vivono una crisi senza uscita, la disoccupazione galoppa a ritmi forsennati e l’ambiente è un tema di cui tutti parlano, pochi conoscono ciò di cui si parla e praticamente nessuno muove un dito per tutelarlo.

Il SISTRI avrebbe dovuto essere una sorta di sceriffo al servizio di aziende ed ambiente nella lotta alle eco-mafie, agli smaltimenti illeciti, alla corretta tracciabilità dei rifiuti (ma seriamente un controllo più attento dei registri di carico e scarico dei formulari di identificazioni rifiuti e dei mud non avrebbe dato gli stessi risultati?) ed avrebbe dovuto dare un solido contributo verso un risparmio di risorse economiche per le aziende. Duole ammetterlo ma come sempre ciò che in campagna elettorale sembra essere oro, passate le elezioni si rivela essere stato un abbaglio.

Questa premessa ci porta ai giorni d’oggi, in particolare alla giornata del 30 ottobre quando sulla G.U. numero 255 del 30 Ottobre 2013 è stata pubblicata la conversione in legge del Decreto Legge del 31 Agosto 2013 n.101 recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, ed alla circolare numero 1 del Ministero dell’Ambiente, ancora una volta pubblicata su
carta libera e senza alcuna firma; ma in fondo prendersi le proprie responsabilità nei confronti delle proprie azioni è ormai prerogativa delle sole imprese e dei contribuenti in genere e non più del legislatore.
Il testo di legge, che ancora una volta stravolge gli articoli, già stravolti, del D.Lgs. 152/2006, è l’ennesima dimostrazione di quanto il

Approfondisci