Decreto Legge 192 del 31 dicembre 2014 “Decreto Milleproroghe”

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. (14G00205) (GU Serie Generale n.302 del 31-12-2014)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 31/12/2014

Con il decreto Milleproroghe del 2014 viene nuovamente riprorosta l’ennesima proroga del sistema sanzionatorio del Sistri, che come ci ha fatto capire negli ultimi anni, non delude mai le aspettative degli operatori del settore.

Si perchè sebbene  vedano rinviato al 01 Gennaio 2016 le sanzioni relative all’utilizzo del sistema di tracciabilità dei rifiuti, non trovano invece la stessa pregevole iniziativa per quanto riguarda il contributo dovuto dalle imprese iscritte, prorogato solo fino al 31/01/2015.

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Gestione dei toner – il Ministero dell’Ambiente chiarisce alcuni punti oscuri

Toner esaustiQuanti seguono assiduamente il blog sapranno che l’argomento di cui andremo a trattare non è nuovo.

In questo articolo parleremo della corretta gestione dei consumabili da stampa esausti ossia delle cartucce toner e delle cartucce ink-jet che sono presenti all’interno delle nostre stampanti, e che necessitano di un corretto smaltimento quando giungono a fine vita.

In precedenza avevamo anche argomentato la questione del noleggio delle stampanti e la conseguente gestione dei consumabili da stampa esausti che ne derivavano. Se in quei giorni ciò che era stato scritto era frutto di un ragionamento logico sulla base della vigente normativa in campo ambientale, oggi andiamo ad approfondire nuovamente l’argomento sulla base però di una nota del Ministero dell’Ambiente del mese di Giugno 2015 che fornisce una serie di conferme a quanto avevamo già annunciato a suo tempo ma che fornisce un conforto “normativo” agli utenti che si trovano a dover decidere se firmare un contratto di noleggio stampanti con relative cartucce toner oppure no.

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Come si intende il requisito della “popolazione complessivamente servita” ai fini dell’iscrizione all’Albo gestori ambientali.

Come è noto la categoria 1 di iscrizione all’Albo gestori ambientali è suddivisa in sei classi ex D.M. 28 aprile 1998, n. 406 a seconda della popolazione complessivamente servita. La Corte di Cassazione nella sentenza in commento precisa come vada inteso il predetto requisito, se cioè esso va riferito alla popolazione del singolo comune di cui l’impresa gestisce il servizio di raccolta e trasporto ovvero al totale degli abitanti di tutti i comuni serviti. A seconda della soluzione si rischia di incorrere nella responsabilità penale per gestione abusiva di rifiuti. Cass. pen. sentenza del 17.10.2014

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L’obbligo di comunicazione del pericolo di contaminazione sussiste anche in caso di intervento dell’Autorità

La Corte di Cassazione nella sentenza annotata, dopo avere premesso che il responsabile dell’inquinamento risponde del reato di cui all’art. 257, co. 1, TUA per la mancata segnalazione dell’evento anche nel caso in cui non si riscontri l’effettiva contaminazione del sito, chiarisce che il reato di mancata effettuazione della comunicazione è configurabile anche nel caso in cui intervengano sul luogo dell’inquinamento gli operatori di vigilanza preposti alla tutela ambientale, in quanto tale circostanza non esime l’operatore interessato dall’obbligo di comunicare agli organi preposti le misure di prevenzione e messa in sicurezza che intende adottare, entro 24 ore ed a proprie spese, per impedire che il danno ambientale si verifichi. Cass. pen. sentenza del 06.02.2014

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