Registri di carico e scarico dei rifiuti e SISTRI

La Normativa italiana in materia di gestione dei rifiuti è in continua, anzi in perenne evoluzione.

Il SISTRI è un gatto a sette vite: nasce, si dà per malato e poi muore, ma come la fenice risorge dalle sue ceneri e, al momento, non è dato sapere se saprà davvero volare o quanto meno camminare!
Ad ogni modo, sino a che non verrà chiarito se il sistema per la tracciabilità dei rifiuti funzionerà, è fatto obbligo per molti soggetti, continuare a compilare registri di carico e scarico e formulari di identificazione dei rifiuti (FIR), ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 152 del 03/04/2006 e successive modifiche e integrazioni, l’ultima delle quali è stata inserita dal D.Lgs. 07/07/2011, n. 121 con decorrenza dal 16/08/2011.
Fatto salvo quanto stabilito all’art. 190, comma 1-bis del D.Lgs. 152/2006, i soggetti di cui all’articolo 188-ter, comma 2, lett. a) (leggi: le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) che non hanno più di dieci dipendenti) e di cui all’articolo 188-ter, comma 2, lett. b) (leggi: gli enti e le imprese che raccolgono e

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Abrogate le autocertificazioni per la classe G

Con la procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia (e non è l’unica) a causa della incompleta e non conforme attuazione della direttiva 2002/91/CE , l’Italia è stata costretta a rivedere la questione delle certificazioni energetiche per gli immobili giungendo ad un nuovo decreto che impone lo stop alle autodichiarazioni in classe G.

Il recepimento della direttiva europea in esame, era iniziato con il Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2009 recante le “Linee guida nazionali per la certificazione degli edifici” che permetteva ai proprietari di determinati immobili di optare, per una strada tutta in discesa, per una autocertificazione sulla classe energetica più bassa, ossia la classe G (e ciò è in violazione dell’art. 7 paragrafi 1 e 2 della direttiva in oggetto).

Il documento di autocertificazione, veniva e viene utilizzato dai proprietari degli immobili in condizioni di cattiva qualità energetica al moment o della vendita dell’immobile stesso. Con il nuovo decreto tale documento non

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E se i mozziconi di sigaretta divenissero rifiuti speciali?

Dalle ultime indagine statistiche presentate durante la giornata mondiale senza tabacco 2012, è emerso che il numero di fumatori in Italia si è ridotto passando dal 22,7% della popolazione del 2011 al 20,8% per un totale di 10,8 milioni di persone.

Alla camera dei deputati, il 9 Novembre 2011, ossia quasi un anno fa, venne presentata una proposta di legge interessante, la n° 3344,  e che se condotta in porto potrebbe aprire nuovi scenari normativi e lavorativi. Infatti la proposta prevedeva l’inclusione nel novero dei rifiuti speciali anche dei mozziconi di sigaretta. Dai numeri presentati in apertura dell’articolo, e considerando quanto tempo passa in media un italiano fuori casa, e quante sigarette al giorno in media fuma un fumatore medio è facile intuire quale sia la mole di mozziconi di sigarette che tutti i giorni vengono abbandonati lungo le strade, nei parchi, nei mari.

Una ricerca della Nazioni Unite ha stimato che

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Bandi di finanziamento Europei – una fonte economica per realizzare progetti

L’Unione Europea ha stimato che negli ultimi anni l’Italia è la naziona che ha usufruito meno dei finanziamenti europei, i quali se ben sfruttati potrebbero dare un notevole impulso allo sviluppo di progetti imprenditoriali e                   professionali.

La stima ha visto l’Italia sfruttare meno del 15 %  del totale dei fondi destinati alla nostra nazione ed i motivi potrebbero risiedere nella quasi totale assenza di informazione da parte degli organi amministrativi, la mancata conoscenza delle tecniche di base per la progettazione dei bandi che richiedono elevati standard europei, scarsa conoscenza della lingua inglese.

I bandi europei possono essere suddivisi in due categoria:

–          Bandi diretti: il soggetto proponente stipula un contratto direttamente con l’Unione Europea che fornisce i fondi per la realizzazione del progetto approvato

–          Bandi indiretti: I fondi Europei sono erogati da Ministeri, Regioni, province, comuni altri enti

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