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Modifiche al regolamento riguardante il ritiro dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) presso i siti di raccolta gestiti dagli installatori.

Sono state recentemente apportate modifiche al regolamento riguardante il ritiro dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) presso i siti di raccolta gestiti dagli installatori. La novità principale consiste nell’estensione della qualifica di installatore, che ora comprende tutti coloro che installano apparecchiature elettriche ed elettroniche, raccogliendo i relativi rifiuti presso i propri siti di raccolta serviti dai Sistemi Collettivi dei Produttori, dopo essersi iscritti al portale del CdC RAEE.

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RE.N.T.R.I.: Pubblicate le Linee Guida per la Compilazione dei Nuovi Modelli di Registro e Formulario

Con il decreto direttoriale n. 251 del 19 dicembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha delineato le modalità di compilazione dei nuovi modelli di registro di carico/scarico e formulario di identificazione dei rifiuti, già contemplati nel cosiddetto “decreto RENTRI”. Questi modelli costituiranno la base del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Il decreto, suddiviso in due allegati, rappresenta una parte essenziale del Decreto Ministeriale 59/2023:

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La responsabilità del produttore (EPR)

La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR, acronimo di Extended Producer Responsibility) è un concetto e un approccio chiave nell’ambito della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare. L’EPR sposta parte della responsabilità finanziaria e gestionale dei rifiuti dai consumatori e dalle autorità pubbliche ai produttori dei beni. Questo approccio si basa sull’idea che i produttori dovrebbero assumersi una maggiore responsabilità per la fase di fine vita dei loro prodotti, incoraggiando la progettazione sostenibile, il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti.

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Entrata in vigore della legge 9 Ottobre 2023 n. 137 – modifiche sia al D.Lgs. 152/2006 che al codice penale

Il 10 ottobre 2023 è entrata in vigore la Legge n. 137, emanata per la conversione del Decreto Legge n. 105 del 10 agosto 2023. Tale legge apporta significative modifiche al Decreto Legislativo 152/2006 e al Codice Penale, con un particolare focus sulle sanzioni ambientali. Di seguito sono riportati i punti salienti delle modifiche apportate:

  1. Abbandono di rifiuti da parte dei privati: La sanzione per l’abbandono di rifiuti da parte dei privati è stata elevata da sanzione amministrativa a ammenda penale, come previsto dall’articolo 255, comma 1 del D.Lgs. 152/2006.
    • L’ammenda è ora compresa tra mille e diecimila euro.
    • Nel caso di abbandono di rifiuti pericolosi, la pena può essere aumentata fino al doppio.
  2. Responsabilità delle imprese e degli enti: I titolari di imprese e i responsabili degli enti che abbandonano rifiuti sono passibili di pena con arresto e/o ammenda, con importi che possono arrivare fino a 26.000 €.
  3. Inquinamento ambientale e disastro ambientale in aree protette o vincolate:
    • Nell’ambito dell’articolo 452-bis del D.Lgs. 152/2006, l’aumento della pena per inquinamento in aree protette o vincolate è compreso tra un terzo e la metà.
    • Per il deterioramento, la compromissione o la distruzione di habitat all’interno di tali aree, la pena è aumentata da un terzo a due terzi, come specificato nell’articolo 452-quater.
  4. Incendio boschivo:
    • Per l’incendio doloso, la sanzione prevede la reclusione da sei a dieci anni.
    • Per l’incendio colposo, la sanzione prevede la reclusione da due a cinque anni, in conformità con l’articolo 423 bis del Codice Penale.
  5. Estensione della “confisca in casi particolari”:
    • La confisca dei beni è prevista per i soggetti condannati a nuovi reati ambientali, inclusi il traffico illecito di rifiuti e il traffico di materiale radioattivo.

Queste modifiche rappresentano un passo significativo nell’incremento delle sanzioni per reati ambientali, riflettendo l’impegno per una maggiore tutela dell’ambiente e la prevenzione di attività dannose.

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