VIA negativa: l’Amministrazione deve comunque istruire la domanda di AIA?

L’art. 10 del TUA detta una norma di coordinamento nell’ipotesi in cui il progetto ricada sia sotto l’ambito della VIA che dall’AIA. In questa sede è sufficiente rilevare che il provvedimento di VIA “fa luogo” del provvedimento di AIA, in genere, per i provvedimenti di competenza statale.

Le Regioni, per i progetti di loro competenza, assicurano modalità di coordinamento con la possibilità di prevedere che “provvedimento di valutazione d’impatto ambientale faccia luogo anche di quella autorizzazione”.

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AIA: il ministero ha dettato le modalità per la redazione della relazione di riferimento

Con il DM n. 272/2014 il ministero dell’ambiente ha dettato le modalità per la redazione della relazione di riferimento (AIA, autorizzazione integrata ambientale).

Il DM 272/14 chiarisce l’obbligo di presentare la relazione di riferimento, detta le tempistiche per la presentazione della relazione di riferimento da parte di installazioni sottoposte ad AIA in sede statale, ed elenca i contenuti minimi della relazione di riferimento,

I tre allegati approfondiscono:

1) la procedura per la verifica della sussistenza dell’obbligo di presentazione della relazione di riferimento (identificazione delle sostanze pericolose; quantitativi; valutazione della possibilità di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nel sito dell’installazione);

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Modifiche alla disciplina dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) nel D.Lgs n°46 del 4 marzo 2014

Il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46, entrato in vigore il giorno 11/04/2014, ha recepito la Direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento).

In sostanza il nuovo decreto ha quasi completamente riscritto la disciplina dell’Autorizzazione Integrata Ambientale contenuta oggi nel D.Lgs 152 del 2006 e s.m..

La nuova disciplina non costituisce solo un aggiornamento di quella previgente ma reca delle novità assolute. A cominciare dalle definizioni alle quali vengono aggiunte le nozioni di “documento di riferimento sulle BAT” (BREF), “conclusioni sulle BAT”, “livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili” (BAT-AEL), “relazione di riferimento”, “ispezione ambientale”, e la stessa nozione di A.I.A. è stata oggetto di modifica.

Anche il campo di applicazione della norma è mutato, con l’inserimento di nuove attività, prima non previste e dunque con l’obbligo di nuove aziende di sottoporsi alla disciplina dell’AIA.

Sono state inoltre riscritte od oggetto di importanti modifiche: l’individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili, la domanda di autorizzazione integrata ambientale (in particolare nuova è la disciplina della Conferenza dei Servizi per l’A.I.A.), la disciplina dei valori limite di emissione per le sostanze inquinanti, la protezione del suolo e delle acque sotterranee, l’individuazione del punto di misurazione dei valori limite di emissione delle sostanze inquinanti, le condizioni per l’autorizzazione, le migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale, la disciplina del rinnovo e riesame dell’A.I.A., del rispetto delle

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Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

Circolare del Ministro Orlando sull’Autorizzazione Unica Ambientale

Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha siglato oggi la Circolare recante chiarimenti interpretativi relativi alla disciplina dell’Autorizzazione Unica Ambientale nella fase di prima applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013 n.59.

Un documento che chiarisce se il DPR si applica solo alle piccole e medie imprese non soggette ad A.I.A, ovvero a tutti gli impianti non soggetti ad A.I.A., quindi a prescindere dai requisiti dimensionali del gestore.

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