«Il Sistri, Sistema di tracciabilità di rifiuti speciali e pericolosi, va ripristinato integralmente. Escluderne l’applicazione per le piccole e piccolissime aziende, che rappresentano l’80 % del bacino di utenza, significa di fatto vanificare il sistema ed anche disattendere l’obbligo di tracciabilità delle sostanze pericolose che ci viene dall’Europa. Il Ministero dell’ambiente è stato sempre disponibile a trovare soluzioni che semplifichino gli adempimenti ai piccoli operatori, ma vanno tenute salve le finalità di legalità e di tutela ambientale che sono alla base del progetto. Confido nel buon senso del Parlamento perché intervenga per un ripristino del Sistri che sia reale e non fittizio».
ambiente
Dietrofront sull’abrogazione del Sistri
Inevitabile il ripristino del Sistri, dopo che tutte le associazioni di categoria avevano annunciato ricorso al recupero delle somme versate dalle imprese che in questi anni avevano sostenuto per conformarsi con il sistema.
Lo determina un emendamento approvato in commissione da entrambe le forze politiche, ai nuovi commi 2 e 3 dell’art.6, che ripristina il Sistri a partire dal 9 febbraio 2012, subordinato da una attenta verifica tecnica e gestionele delle componenti sia software che hardwre.
Vi è inoltre indicato che dall’entrata in vigore, entro 90 giorni venga emanato un decreto che individui particolari tipologie di rifiuti alle quali applicare, in considerazione della pericolosità e quantità, le procedure per i rifiuti non pericolosi.
Siamo quindi attesa di verificare ulteriori contenuti della manovra, che come è bene ricordare entrerà in vigore solo se l’emendamento verrà effettivamente approvato.
Non resta che aspettare la conversione in legge del decreto del 13 agosto 2011 e sperare che nel frattempo vengano risolte quele criticità nel sistema che non permettono il corretto funzionamento dello stesso, diversamente non sarà altro che l’ennesima proroga al Sistri!!!
Il provvedimento rimanda quindi a circa cinque mesi l’inizio dell’operatività alle oltre
Prestigiacomo: Positiva convergenza su ripristino Sistri, anche straordinario strumento di lotta all’evasione fiscale
Il ministro dell’Ambiente disponibile a soluzioni utili per gli operatori
“E’ positiva la larga convergenza che si sta riscontrando sulla necessità di eliminare dalla manovra la norma che abrogava il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, peraltro richiesto dalle normative europee”.
“Il Ministero ha sempre espresso ampia disponibilità per trovare soluzioni in grado di andare incontro alle esigenze degli operatori, soprattutto le piccole aziende, tutelando al contempo la legalità e la salute pubblica minacciate dal racket dello smaltimento illecito dei rifiuti gestito dalle ecomafie”.
Il Sistri deve essere salvaguardato.
E’ quanto si apprende dalla notizia diffusa dall’agenzia ASCA nei giorni scorsi.
Anche se non è compito della Commissione Ambiente prendere una decisione in merito, sembra proprio che diversi Senatori del PD membri della commissione Ambiente di Palazzo Madama,
stiano appoggiando con forza il mantenimento del Sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Tra i motivi indicati:
- Timori per eventuali sanzioni europee, che scatterebbero a causa della mancata applicazione della normativa comunitaria (in altri termini si cerca di fare passare il sistri come obbligo comunitario)
- Eventuali azioni legali da parte di coloro che hanno già sostenuto ingenti spese per l’adeguamento al sistema
- Consentire al Ministero dell’ambiente di effettuare gli opportuni correttivi
Il Parlamento ha tempo fino al 12 ottobre 2011 per convertire definitivamente in legge il Dl 138/2011.
13a COMMISSIONE