Il 1° ottobre 2013 si assistite alla partenza ufficiale del SISTRI, come previsto dal Dl 101/2013, che prevede una prima partenza scaglionata dei soggetti obbligati, in quanto produttori e/o gestori di rifiuti pericolosi.
Dovendo adempiere alle disposizioni dettate dalla circolare del 1° ottobre 2013 dove il Ministero dell’Ambiente riporta i primi chiarimenti sulla partenza del SISTRI, si da inizio ad una vera e propria sperimentazione di un sistema che si vuole a forza mantenere in vita per ragioni a noi ancora del tutto o in parte oscure.
I nuovi produttori di rifiuti e migliaia di imprese o enti che raccolgono, trasportano, effettuano operazioni di trattamento sui rifiuti, recuperano e smaltiscono i rifiuti o intermediano gli stessi a titolo professionale, iniziano quindi ad operare con un sistema non ancora totalmente adatto a supportare le esigenze operative, degli operatori del settore. Non staremo a soffermarci nuovamente a parlare delle difficoltà riscontrate nell’utilizzo del sistema, dei ritardi accumulati nei viaggi, nelle ore investite per adoperarsi allo svolgimento del proprio lavoro, ma pensare che la vicenda sia finita qui è ormai un’utopia.
Il 30 ottobre con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della legge 30 ottobre 2013 n. 125, che reca anche norme in materia di SISTRI e converte il Dl 101/2013, viene