Ecolight presenta la “Guida rifiuti”: una bussola per le aziende nella gestione dei rifiuti professionali

Dal consorzio una pubblicazione dedicata ad imprese e professionisti per non naufragare in mezzo ad obblighi e prescrizioni. Disponibile online gratuitamente

Tra obblighi e nuove normative talvolta c’è il rischio di perdersi. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori esausti, ha realizzato una guida per le imprese ed i professionisti che si trovano a dover gestire i loro rifiuti. Un vademecum scritto da Paolo Pipere – esperto di Diritto dell’Ambiente, di Politiche ambientali pubbliche e di Gestione ambientale d’impresa nonché responsabile del Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano – che si propone di essere una bussola nel mare degli obblighi e delle prescrizioni. «Nell’ottica di dare un contributo significativo alla tutela dell’ambiente, abbiamo voluto promuovere questo testo quale strumento per affrontare e comprendere le normative che regolano la gestione dei rifiuti professionali -spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio-. Prescrizioni complesse che Ecolight ha voluto semplificare attraverso il proprio servizio di gestione dei rifiuti professionali Fai Spazio per andare incontro alle esigenze delle aziende».

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Ecolight presenta il Rapporto Sociale 2013 sull’attività svolta

In un anno raccolte 14.400 tonnellate di cellulari e piccoli elettrodomestici da Ecolight. Per il 2014 le previsioni migliorano grazie ai cassonetti tecnologici
In occasione della presentazione del rapporto sociale, il consorzio per la gestione dei RAEE indica la via per aumentare i volumi: «Cassonetti automatizzati per rispondere all’Uno contro Zero. Portiamo i contenitori di RAEE più vicini ai consumatori, non solo nelle piazzole dedicate»

Raccolta, recupero, conoscenza, ma soprattutto innovazione: l’azione di Ecolight nel corso del 2013 è stata caratterizzata da questi quattro elementi. Il consorzio nazionale per la  gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE  – e delle pile e degli accumulatori a fine vita presenta il proprio rapporto sociale. Un documento che raccoglie l’azione di Ecolight in 12 mesi e che descrive l’impegno del consorzio per l’ambiente. «Il nostro impegno che non si è fermato alla sola gestione dei rifiuti, ma ha trovato concreta applicazione in un’attenta azione di recupero, nel sensibilizzare una maggiore conoscenza di questo tipo di rifiuti e nell’individuare soluzioni innovative che possano incrementare i quantitativi raccolti e migliorare la qualità dei rifiuti gestiti», premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda. Un impegno che è stato rivolto al futuro. Prosegue Camarda: «Il 2013 ha visto anche l’avvio del lavoro per il recepimento della nuova direttiva europea in materia di RAEE; lavoro che è approdato nel marzo di quest’anno all’approvazione e pubblicazione del decreto che stabilisce le nuove linee guida di operatività e i nuovi obiettivi di raccolta. Ecolight è pronto a fare la propria parte e si è già attivato mettendo in campo una serie di iniziative per agevolare l’applicazione del principio dell’Uno contro Zero per gli esercizi commerciali della Grande distribuzione organizzata».

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Rifiuti elettronici, il vademecum di Ecolight per smaltirli bene

Dal consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, i consigli su come smaltire le apparecchiature elettriche non funzionanti o diventate ormai vecchie e obsolete dopo le feste

Terminate le feste, è il momento di rimettere tutto a posto. E davanti al nuovo televisore che è stato trovato sotto l’albero, si pone il problema di dove poter mettere il vecchio apparecchio che magari funziona male o non funziona più del tutto; così anche per il frullatore che ha sostituito quello rotto o lo smartphone di ultima generazione che ha preso il posto del vecchio cellulare. La questione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche è di stretta attualità. Ma dove mettere i RAEE? Ecolight, consorzio nazionale che si occupa della gestione dei rifiuti elettronici e delle pile, propone un vademecum con tre semplici regole per smaltire correttamente i RAEE preservando così l’ambiente. «È bene non dimenticare che i RAEE sono rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge. Inoltre, da un loro corretto trattamento è possibile ricavare importanti materie prime seconde – come plastica, vetro e metalli – che possono essere utilizzate nella creazione di nuovi prodotti», premette Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.

Dove mettere i RAEE?

  • Portarli in una delle 3.648 isole ecologiche attrezzate per la raccolta differenziata dei RAEE. Il rifiuto elettronico dovrà essere messo nel cassone giusto: R1 per i frigoriferi; R2 per le lavatrici e i forni; R3 per i televisori e i monitor; R4 per i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo; R5 per le sorgenti luminose neon e a risparmio energetico.
  • Nel caso di acquisto di una nuova apparecchiatura in sostituzione di una equivalente non più funzionante, è possibile lasciare quella vecchia direttamente in negozio al momento dell’acquisto. Secondo quanto previsto dal DM 65/2010 “Uno contro Uno”, il conferimento è gratuito per il consumatore, semplicemente compilando una scheda di consegna. Il ritiro gratuito è previsto anche con la consegna al domicilio della nuova apparecchiatura elettronica.
  • Le imprese e i liberi professionisti, possono affidarsi al servizio di raccolta di Ecolight contattando direttamente il consorzio. Il servizio Fai Spazio è dedicato alla gestione dei rifiuti professionali e viene svolto su tutto il territorio nazionale e per ogni tipo di quantitativo.

A queste tre possibilità, Ecolight ne aggiunge una quarta. «Nella zona di Bologna è attiva la sperimentazione del progetto europeo Identis WEEE realizzato dalla multiutility Hera, da Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum», ricorda Dezio. I cassonetti intelligenti RAEEshop sono stati posizionati al

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