Deposito temporaneo criterio temporale o quantitativo

La scelta tra un criterio temporale o quantitativo per un deposito temporaneo dipende dalle specifiche esigenze e situazioni dell’attività o dell’azienda coinvolta. Entrambi i criteri possono essere utilizzati in base alla natura dei rifiuti, alle normative locali e alle pratiche aziendali. Ecco una spiegazione di entrambi i criteri:

  1. Criterio Temporale: Questo criterio si basa sulla durata del tempo durante il quale i rifiuti verranno temporaneamente immagazzinati prima di essere ulteriormente trattati o smaltiti. Questo approccio è spesso utile quando i rifiuti devono essere conservati per un certo periodo prima di essere raccolti, trattati o trasportati a un impianto di smaltimento o riciclaggio.Vantaggi:
    • Utile quando è necessario consentire un certo periodo di tempo per la pianificazione e l’organizzazione dello smaltimento.
    • Può essere flessibile per adattarsi a variazioni nei volumi di rifiuti generati.
    • Ideale quando la raccolta dei rifiuti avviene a intervalli regolari.

    Svantaggi:

    • Potrebbe richiedere più spazio di stoccaggio se i rifiuti devono essere mantenuti per un lungo periodo.
    • Potenziale rischio di accumulo e congestione se non viene gestito attentamente.
  2. Criterio Quantitativo: Questo criterio si basa sulla quantità di rifiuti accumulati prima che sia necessario procedere con lo smaltimento o il trattamento. Si tratta di stabilire una soglia quantitativa oltre la quale i rifiuti devono essere rimossi dal deposito temporaneo.Vantaggi:
    • Riduce al minimo lo spazio richiesto, poiché i rifiuti vengono rimossi appena raggiunta una certa quantità.
    • Può aiutare a prevenire l’accumulo eccessivo di rifiuti.

    Svantaggi:

    • Può richiedere una pianificazione più precisa per garantire che i rifiuti vengano rimossi in tempo.
    • Potrebbe essere meno flessibile se i volumi di rifiuti variano in modo imprevedibile.

In molti casi, l’approccio migliore potrebbe essere una combinazione dei due criteri, adattandoli alle esigenze specifiche dell’azienda e delle leggi locali. Ad esempio, potresti stabilire una soglia quantitativa massima di rifiuti accumulati e, nel contempo, un limite temporale entro cui i rifiuti devono essere comunque rimossi, anche se la soglia quantitativa non è stata raggiunta.

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MUD – Modello Unico di Dichiarazione Ambientale

Il 30 aprile 2020 scade il termine per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale – MUD.
Il Ministero dell’Ambiente con una nota pubblicata in data 9 gennaio 2020 ha confermato il modello allegato al D.P.C.M. 24 dicembre 2018, utilizzato per il MUD 2019.
Il MUD va presentato alla Camera di Commercio competente per territorio, ovvero quella della Provincia in cui ha sede l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione, ad eccezione dei soggetti che svolgono attività di solo trasporto e gli intermediari senza detenzione che devono invece presentare il MUD alla Camera di Commercio della Provincia in cui hanno la sede legale.

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consulente ambientale

Presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD 2020

Il modello di dichiarazione ambientale, allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 dicembre 2018, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta ufficiale – serie generale – n. 45 del 22 febbraio 2019, è confermato e sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro il 30 aprile 2020, con riferimento all’anno 2019.

Rimangono immutate le informazioni da comunicare, le modalità per la trasmissione, nonché le istruzioni per la compilazione del modello.

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Corsi outside rifiuti

Hai un’impresa? Sai come gestire correttamente i rifiuti che produci?

La corretta gestione dei rifiuti, prodotti da un ente o un’impresa, richiede personale qualificato con delle conoscenze tecnico normative approfondite e soprattutto sempre aggiornate.

La disciplina ambientale italiana è in continua evoluzione, recepisce le direttive europee e si adegua ai miglioramenti tecnologici che vengono introdotti nei processi produttivi e di trattamento dei rifiuti. Per le imprese spesso è difficile seguire tutti gli aggiornamenti, interpretare norme e regolamenti ed applicarli alle proprie realtà produttive.

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