Da quasi tre anni assistiamo (e, nostro malgrado, subiamo) a fatti che hanno dell’inverosimile.
La “sistrite”, di cui molti di noi sono definitivamente “avvelenati” , andrebbe catalogata nell’annuario della medicina non solo come una malattia patita da tutti noi che abbiamo a che fare con i rifiuti (Produttori, Gestori, Consulenti, ecc.) ma anche come “schizofrenia” espressa, senza freno e senza controllo, da qualche nostro legislatore.
Se non fosse tragicamente tutto vero, potremmo pensare di essere tutti attori in un divertente film comico. In realtà, siamo, e così ci trattano, delle semplici comparse.
Da quando il “mostro“ SISTRI è emerso dal “segreto di Stato”, nel quale è stato incomprensibilmente e maldestramente concepito, abbiamo “subito” una girandola di decreti, manuali, date di avvio annunciate e poi cambiate, ecc. Abbiamo investito tempo e denaro per informarci ed aggiornarci, tutti abbiamo trascorso molte notti insonni.
Ora, il “mostro”, dai soliti “male informati” dato per morto certo, ha ripreso la sua lenta, ma inesorabile, corsa: dal 1° di ottobre devono utilizzare il SISTRI tutti i Gestori di rifiuti pericolosi. I produttori (sempre dei soli rifiuti pericolosi) dovranno iniziare ad utilizzarlo dal 3 marzo 2014.
Una strana ri-partenza quella del sistri, per una sequela di motivi.
Fra le tante stranezze, sento di dover evidenziare l’assordante silenzio con il quale gli Operatori stanno