AIA: il ministero ha dettato le modalità per la redazione della relazione di riferimento

Con il DM n. 272/2014 il ministero dell’ambiente ha dettato le modalità per la redazione della relazione di riferimento (AIA, autorizzazione integrata ambientale).

Il DM 272/14 chiarisce l’obbligo di presentare la relazione di riferimento, detta le tempistiche per la presentazione della relazione di riferimento da parte di installazioni sottoposte ad AIA in sede statale, ed elenca i contenuti minimi della relazione di riferimento,

I tre allegati approfondiscono:

1) la procedura per la verifica della sussistenza dell’obbligo di presentazione della relazione di riferimento (identificazione delle sostanze pericolose; quantitativi; valutazione della possibilità di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nel sito dell’installazione);

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SISTRI…SISTRI delle mie brame chi è il più confusionario del reame

Del SISTRI ne abbiamo parlato in tutte le salse, dal serio all’ironico, dal drammatico al ridicolo ma fatto sta che dopo quasi cinque anni il SISTRI è ancora lì come una spada di Damocle sulle nostre teste e non si può far nulla per farlo sparire, anzi continua ad esistere in una sorta di stasi,sotto certi punti di vista, e come una zecca ancorata alla nostra pelle dall’altra.

E’ chiaro che di tanto in tanto occorre parlarne, verificare lo stato dell’arte, aggiornarsi sui mutamenti normativi che devono essere introdotti per poter tenere in vita questo abominio informatico che seppur da un lato tutti si sono resi conto non serva praticamente a nulla dall’altra nessuno si impegna ad abolirlo.
Certo sanzioni e contributi sono sospesi eppure l’obbligo di utilizzo permane. Nel dubbio gli operatori del settore lo usano non senza gran confusione, incertezza e perplessità ad oggi rese ancor più esasperate anche dal tacere dei call center che sono stati sostituiti semplicemente da una voce registrata. Esiste sì un menù guidato che ti permette di accedere alle varie aree e funzioni ma parlare con un operatore è praticamente impossibile. E che dire poi dei vari indirizzi mail che prima fungevano da ultima ancora di salvezza? Anche quelli in gran parte sono disattivati e rinviano a procedure e fantasie spesso poco applicabili.

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Smarrimento della quarta copia del formulario identificazione rifiuti

di Ing. Vito la Forgia – v.laforgia@ambiente-rifiuti.com

Grazie alle recenti modifiche normative, in parte grazie anche all’introduzione del SISTRI, allo sviluppo delle certificazioni ambientali nelle aziende, negli ultimi due anni si è assistito ad un progredire dell’attenzione da parte delle imprese nei confronti della corretta gestione dei rifiuti speciali.

Ciò si è tradotto nella consapevolezza, da parte del produttore di rifiuti, di quali sono i suoi diritti e doveri. Ovviamente la strada che dobbiamo percorrere è ancora lunga ma finalmente le basi sembrano essere state gettate.

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Ecolight porta i RAEEshop Evolution nella città di Ecomondo

Due nuovi cassonetti intelligenti posizionati a Rimini, altri quattro a Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza. Il consorzio Ecolight, in collaborazione con il Gruppo Hera, continua nell’innovativo servizio per la raccolta dei RAEE di piccole dimensioni

In occasione di Ecomondo, arrivano in Romagna i cassonetti smart per la raccolta dei rifiuti elettronici. A Rimini, Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza il consorzio Ecolight ha posizionato sei nuovi RAEEshop Evolution; salgono così a 18 le strutture commerciali dell’Emilia Romagna dotate dell’innovativo cassonetto dove poter conferire rifiuti elettronici di piccole dimensioni e sorgenti luminose a risparmio energetico esauste. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in collaborazione con il Gruppo Hera sta dando vita ad un servizio gratuito dedicato alla distribuzione e ai consumatori per incrementare la raccolta dei rifiuti elettronici che in tre mesi ha permesso la raccolta di quasi 5 tonnellate di piccoli RAEE . «È un servizio che abbiamo predisposto per rispondere all’Uno contro Zero, ovvero l’obbligo di ritiro gratuito dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni -fino a 25 cm- da parte dei negozi che hanno una superficie di vendita dedicata alle apparecchiature elettroniche superiore ai 400 metri quadrati previsto dalla recente normativa sui RAEE», spiega il direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio. «Questi cassonetti, che vengono posizionati in prossimità di grandi strutture di vendita, sollevano i negozi dalla gestione dei rifiuti consegnati dai clienti, ma soprattutto vanno incontro ai cittadini nell’ottica di facilitare il conferimento dei RAEE, quindi stimolare un maggiore rispetto dell’ambiente».

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