La riduzione dei costi per lo Smaltimento dei rifiuti sanitari

Un fattore che influenza in modo diretto la produzione dei Rifiuti sanitari è di certo la tipologia dei contenitori utilizzati per il confezionamento dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, come indicato nell’art. 8 del D.M. 254/03 che riporta riporta le caratteristiche che devono avere i contenitori destinati al confezionamento dei rifiuti.

Su questi contenitori, caratterizzati da doppio imballaggio, è previsto per quello esterno “caratteristiche adeguate per resistere agli urti e alle sollecitazioni provocate durante la movimentazione e il trasporto”, sono dotati di coperchio con chiusure reversibili e può essere “eventualmente riutilizzabile previa idonea disinfezione ad ogni ciclo d’uso” e pertanto possono essere riaperti e svuotati del loro contenuto una volta arrivati all’impianto di smaltimento prima di essere avviati verso impianti di bonifica per le operazioni di disinfezione con soluzioni detergenti e disinfettanti.
Il loro utilizzo consente di coniugare esigenze di carattere economico ad obiettivi di maggiore sicurezza delle condizioni di lavoro di tutti gli operatori coinvolti nella produzione, raccolta, trasporto e Smaltimento dei Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

Un vantaggio in termini economici ed ecologici è rappresentato anche dalla diminuzione dei Rifiuti avviati a Smaltimento, ottenuta riutilizzando più volte il contenitore esterno anziché avviarlo a incenerimento con il rifiuto, come avviene nel caso degli imballaggi monouso.
Alla riduzione del costo determinato quindi dal mancato smaltimento del contenitore esterno bisognerà considerare l’ulteriore risparmio dovuto alla riduzione del numero di contenitori utilizzati per il confezionamento dei rifiuti.

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