Novità in arrivo nel settore delle certificazioni ambientali delle aziende.
E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n° 313 del 26/04/2012 che andrà a modificare il decreto n° 2230 del 7 maggio 2003 “Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione di contributi ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002”.
Rispetto al decreto del 2003 spicca un sostanziale ampliamento delle categorie alle quali andranno le agevolazioni previste ed è proprio l’ultimo provvedimento a regolare le modalità di accesso al contributo pubblico ed i termini per la presentazione delle domande. A questo proposito, ricordiamo subito che le domande dovranno essere presentate dalle pmi attraverso la nuova modulistica e con le modalità previste nel bando di cui al D.M. 313 del 26 aprile 2012.
Come si legge online, in una pagina di approfondimento messa a punto dal ministero dell’Ambiente, il decreto mette a disposizione 2.500.000 euro, destinati appunto alle pmi che scelgono di certificare l’eccellenza del proprio sistema di produzione.
In questi casi, infatti, banalizzando, le imprese si avvalgono di società di consulenza esterna perché venga attivato un sistema di gestione ambientale in linea con quanto previsto dal Regolamento EMAS e dalla norma internazionale UNI EN ISO 14001, per cui questo decreto concederà loro un rimborso spese.
Verrà comunque concesso per uno di questi casi: verifica/registrazione dell’organizzazione ai sensi del Regolamento EMAS; certificazione del sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001; verifica/registrazione EMAS di organizzazioni già certificate UNI EN ISO 14001.
Per chi poi ha rinnovato la certificazione o la registrazione con continuità dal 6 ottobre 2003, è ancora possibile beneficiare del contributo, visto che le categorie di pmi che possono richiederlo sono state appunto ampliate, basta soltanto rientrare nei nuovi requisiti qualora la normativa vigente in precedenza non li contemplasse.
Finora sono già state comunque rimborsate 624 imprese e in 9 anni sono giunte 878 domande di agevolazione per 7 mln di euro in totale. Considerando che il rimborso medio è di 7-500 euro per impresa, il fondo attuale (residuo del bando precedente) dovrebbe coprire rimborsi per una paio d’anni. Inoltre, il 30% andrà alle imprese del Sud Italia.
Si potrà beneficiare di un rimborso dal 40% all’80%, fino a 15mila euro per micro e piccole imprese, e dal 40% al 75% fino a 30mila euro per le medie imprese.
Anna Tita Gallo