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Liberi di comunicare. Una nuova iniziativa a favore dello scambio.

Nato con l’obiettivo di contribuire all’informazione ambientale e fornire a chi produce o detiene rifiuti speciali soluzioni efficaci per la loro gestione, in linea con le normative vigenti, il Network del portale e i preziosi contributi editoriali dei nostri lettori hanno permesso al Blog di raggiungere alti livelli di visibilità. Questo ha portato notorietà e opportunità di interazione sociale a chiunque voglia aiutarci a mantenere il Blog costantemente aggiornato.

Attraverso il nostro Blog, i visitatori possono dare il loro contributo utilizzando il sistema dei commenti, che rappresenta una valida iniziativa a favore dello scambio di informazioni e servizi tra le imprese.

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Professione di successo? Il manager ambientale

Ecco come diventarlo e quali sono i suoi compiti in un articolo di Italia Oggi

Su Italia Oggi del 14 aprile 2014 è stato pubblicato un articolo sulla figura del manager ambientale. E’ un professionista che si occupa delle tematiche integrate di ambiente, sicurezza e qualità. Promuove programmi di formazione del personale e gestisce le relazioni e le attività amministrative verso gli organi competenti in materia ambientale. La sua figura è tra le più ricercate in azienda e, l’avvento della green economy da una parte (100.000 nuovi posti di lavoro secondo le previsioni) e l’irrigidirsi delle normative vigenti dall’altra, fa prevedere un ulteriore incremento della richiesta di questo profilo il quale, secondo i dati, guadagna circa 80.000 euro lordi l’anno. L’interessante articolo di Italia Oggi si conclude con la segnalazione della Scuola di Alta Formazione, organizzata da TuttoAmbiente, proprio per diventare Manager e Responsabili Ambientali. Una cinque giorni full immersion che si terrà a Firenze dal 12 al 16 maggio per formarsi, aggiornarsi e orientarsi  relativamente a tutte le sfaccettature giuridiche, economiche e gestionali relative a tale ruolo.
Per scaricare il programma: clicca qui, ancora pochi posti disponibili!
Per ulteriori informazioni: 0523-315305 – convegni@tuttoambiente.it

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RAEE – recepimento direttiva europea 2012/19/EU – nuove regole per i RAEE

Ambiente & Rifiuti – Ing. Vito la Forgia
Consulenza Tecnica per la gestione dei rifiuti

Entrerà in vigore il 12 Aprile 2014 il recepimento della direttiva europea 2012/19/EU, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 14 Marzo 2014 n. 49.
Questo decreto che riscrive quasi completamente il decreto legislativo n. 151/2005, è destinato a tessere le nuove trame della gestione dei RAEE nel nostro paese.
Recepito in tempi abbastanza stretti  disciplina la gestione dei RAEE andando ad accorpare sia l’ex D.Lgs. 151/2005 e la conseguente gestione dei RAEE all’interno degli impianti di trattamento, il sistema di finanziamento dei RAEE da parte dei produttori, nonché la gestione dei RAEE, siano essi domestici che professionali da parte dei distributori.
Anticipiamo innanzitutto che questo decreto abroga il D.Lgs. 151/2005 e le sue successive modificazioni ad eccezione dell’art. 6 comma 1-bis, dell’art. 10 comma 4 e dell’art. 13 comma 8, dell’art. 15 commi 1 e 4 e dell’art. 20 comma 4, nonché vengono abrogati alcuni articoli del regolamento 25 settembre 2007 n. 85, della legge 4 giugno 2010 n. 96 e della legge 6 agosto 2013 n. 97.
Nel presente articolo verranno descritte, seppur brevemente, le principali novità introdotte dal decreto in oggetto.

1. Sistema di gestione dei RAEE
1.1. Produttori di AEE

Il ciclo di vita delle apparecchiature elettriche termina con la loro trasformazione in rifiuti elettrici ed elettronici. La loro corretta gestione negli appositi impianti d trattamento, permetterebbe di allungare la vita delle suddette apparecchiature, e di recuperare le sostanze preziose contenute al loro interno al fine di produrre nuove apparecchiature con il minor

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Modifiche alla disciplina dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) nel D.Lgs n°46 del 4 marzo 2014

Il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46, entrato in vigore il giorno 11/04/2014, ha recepito la Direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento).

In sostanza il nuovo decreto ha quasi completamente riscritto la disciplina dell’Autorizzazione Integrata Ambientale contenuta oggi nel D.Lgs 152 del 2006 e s.m..

La nuova disciplina non costituisce solo un aggiornamento di quella previgente ma reca delle novità assolute. A cominciare dalle definizioni alle quali vengono aggiunte le nozioni di “documento di riferimento sulle BAT” (BREF), “conclusioni sulle BAT”, “livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili” (BAT-AEL), “relazione di riferimento”, “ispezione ambientale”, e la stessa nozione di A.I.A. è stata oggetto di modifica.

Anche il campo di applicazione della norma è mutato, con l’inserimento di nuove attività, prima non previste e dunque con l’obbligo di nuove aziende di sottoporsi alla disciplina dell’AIA.

Sono state inoltre riscritte od oggetto di importanti modifiche: l’individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili, la domanda di autorizzazione integrata ambientale (in particolare nuova è la disciplina della Conferenza dei Servizi per l’A.I.A.), la disciplina dei valori limite di emissione per le sostanze inquinanti, la protezione del suolo e delle acque sotterranee, l’individuazione del punto di misurazione dei valori limite di emissione delle sostanze inquinanti, le condizioni per l’autorizzazione, le migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale, la disciplina del rinnovo e riesame dell’A.I.A., del rispetto delle

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