SISTRI atto II°

Come nelle rappresentazioni teatrali è possibile assistere a colpi di scena che stravolgono il previsto andamento della trama, anche il SISTRI ha dato dimostrazione nel corso della sua pseudo-esistenza di essere capace di stupire gli operatori del mondo dei rifiuti con svariati colpi di scena. Certo alcuni erano previsti, altri ci hanno lasciato con il fiato sospeso, altri ancora avranno permesso addirittura a qualcuno di vincere qualche scommessa ma quel che è certo è che il SISTRI ritorna ancora una volta sulla scena e questa volta vuole restarci.

Ricordiamo a tutti che lo scopo iniziale del SISTRI era uno snellimento delle procedure ed un tracciamento in tempo reale dei traffici di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a mezzo di moderni sistemi tecnologici che permettevano rapidamente ed in tempo reale di monitorare la posizione di un determinato rifiuto.

Poco dopo la sua istituzione e la distribuzione dei primi sistemi informatici sovvenne a qualcuno il dubbio che in realtà il SISTRI fosse un mezzo ipertecnologico per confrontare i dati fiscali delle aziende con quelle relative allo smaltimento dei rifiuti e verificare così altri parametri e limitare le evasioni fiscali. Alla fine ciò che è rimasto del SISTRI versione 1.0 sono state le adorabili black-box che hanno prosciugato le batterie degli automezzi, dispositivi USB mal funzionanti o infettati che hanno fatto impazzire intere reti LAN e tanta buona volontà degli operatori del settore trasformata in rabbia e frustrazione a causa delle continue modifiche al sistema, procedure assurde ed a volte in netto contrasto con

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L’assegnazione del codice CER ai rifiuti: semplice alchimia o metodo standardizzato

Con il contributo dell’ Ing. la Forgia Vito, riportiamo all’attenzione dei nostri utenti la normativa e la prassi per una corretta classificazione del rifiuto ripercorrendo brevemente i passaggi da seguire per poter assegnare il codice CER ad un rifiuto appena prodotto.

Quando un materiale viene identificato come un rifiuto, dovrà essere caratterizzato e classificato con un adeguato codice CER che lo identifichi in maniera univoca. Se questa è la regola, la pratica molto spesso si concretizza nell’applicazione del ragionamento inverso, e si parte dal presupposto che se un rifiuto è incluso nell’immenso elenco dei codici CER allora esso sia un rifiuto. Così ovviamente non è!

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Principali novità del nuovo codice IMDG 36-2012 per il trasporto delle merci pericolose via mare

Dal 1 gennaio 2013, è entrato in vigore l’emendamento 36-2012 relativo al codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods) per il trasporto di merci pericolose via mare.

Il Dott. Busolo, evidenzia quali sono le principali novità nel nuovo regolamento che, potendo già essere utilizzato, sarà obbligatorio solo dal 1 gennaio 2014.

Lasciando ai prossimi articoli maggiori approfondimenti su questo tema, ringraziamo per la cortese collaborazione e vi invitiamo a prendere visione dello stesso su; http://www.adrrifiuti.it

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operRAEE: in carcere i rifiuti elettronici diventano arte

Lunedì 8 aprile alle 11, nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna, inaugurazione della mostra dei lavori dei laboratori RAEE in Carcere, sostenuta da consorzio Ecolight e Gruppo Hera

Il recupero dei rifiuti elettronici diventa una mostra. Lunedì 8 aprile alle 11, nella Sala Polivalente della Regione Emilia Romagna a Bologna, inaugura la mostra “opeRAEE, esercizi artistici di recupero degli apparecchi elettrici ed elettronici”, organizzata dal progetto interprovinciale RAEE in Carcere con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’Amministrazione penitenziaria regionale, e il supporto del consorzio Ecolight e di Hera SpA.
La mostra raccoglie manufatti creativi realizzati all’interno dei laboratori RAEE in Carcere di Bologna e Forlì, in collaborazione con l’associazione Recuperiamoci! di Prato, recuperando vecchi elettrodomestici e parti elettroniche ormai inservibili. I laboratori hanno rappresentato per i detenuti un’opportunità per approfondire l’uso dei materiali e delle tecniche artistiche, per incontrare giovani artisti e per riflettere sul tema della creatività e della libertà, anche in rapporto alla detenzione.
Durante la cerimonia di inaugurazione è previsto un incontro di approfondimento sul

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