Il certificato di analisi nel trasporto dei rifiuti

Non è obbligatorio, tranne i casi espressamente previsti…

I trasportatori di rifiuti sono spesso assillati dal dubbio se tenere a bordo, oltre alla documentazione sulla tracciabilità (formulario e scheda Sistri), anche il certificato analitico del rifiuto.

Il dubbio è spesso alimentato da opinioni autorevoli secondo le quali nel sistema normativo vigente vi sarebbe comunque un obbligo implicito di accompagnare il trasporto dei rifiuti anche da un certificato analitico che ne identifica le caratteristiche.

Il peggio è che a volte pare che siano anche gli stessi controllori a “consigliare” ai trasportatori di allegare sempre il certificato di analisi.

In verità, in coloro i quali ritengono sia opportuno, se non necessario, avere a bordo sempre anche il

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Sistri: attenti agli errori nel manuale operativo

Si tratta del paragrafo 5.4.6 (Autospurgo e manutenzioni di reti fognarie) della versione 2.4 del 26.04.2011 del manuale.

Sul sito www.sistri.it vi è una sezione, denominatà “Responsabilità”, raggiungibile con un pulsante posto in basso, al centro, ove viene declamata l’esclusione di responsabilità da parte dei soggetti privati e pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI, riguardo alle informazioni ed istruzioni contenute in detto sito.

E’ però vero che, trattandosi di un sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente, tutte le informazioni ed istruzioni ivi contenute influenzano i comportamenti e le decisioni di tutti gli operatori, pubblici e privati, che sono tenuti ad attuare la tracciabilità elettronica col SISTRI. E certamente tale influenza si estende anche ai consulenti ed agli organi di controllo.

Quindi, laddove vi siano istruzioni o informazioni errate, se non addirittura contra legem, è facile intuire

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Pubblicate le GUIDE RAPIDE per l’utilizzo del SISTRI

Nella giornata odierna e domani 24 novembre (il 25 novembre il test sarà dedicato alla filiera dei rifiuti urbani della Regione Campania.), sono previsti i  nuovi test voluti dal Ministero dell’Ambiente, per testare questo controverso sistema di tracciabilità dei rifiuti che tanto ha fatto discutere gli  operatori del settore e le associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale.
I test, riguarderanno in particolar modo tutte le imprese che hanno all’interno del loro organico più di 10 (dieci) dipendenti, oltre alle imprese di  autotrasporto coinvolte e gli impianti che si occupano della gestione dei rifiuti.
Sono circa 73mila produttori, 10mila impianti, 20mila trasportatori e 551 Comuni, gli enti e le imprese interessati a questi due giorni di

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Quando va presentato il MUD per l’anno 2011?

Ad oggi non vi sono novità in merito alla presentazione del Mud 2011 che dovrà, salvo una norma a riguardo (non ancora emanata) essere presentato al 31/12/2011, per i rifiuti gestiti fino alla data del 30/05/2011.
Se nulla verrà ad intervenire, le movimentazioni effettuate dal 01/06/2011 al 31/12/2011 dovranno essere gestite tramite il sistri.

Ovviamente una soluzione razionale sarebbe quella di fare un unico Mud ad aprile 2012 utilizzando il vecchio sistema, visto e considerato che la Circolare Ministeriale n°6774 “Assolvimento degli obblighi di comunicazione annuale – Mud e Mudino” del 02 marzo 2011, era correlata ovviamente alla partenza del Sistri stimata allora per settembre 2011.

C’è da considerare poi che ad oggi non è mai stato abbandonato il

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