Caratterizzazione dei siti contaminati

La caratterizzazione rappresenta le indagini (sondaggi, piezometri, analisi chimiche etc.) condotte in un sito contaminato o ritenuto potenzialmente tale, il cui scopo principale è quello di definire l’assetto geologico e idrogeologico, verificare la presenza o meno di contaminazione nei suoli e nelle acque e sviluppare un modello concettuale del sito.
Di seguito è elencata una serie di documenti  utili in questa prima  fase di analisi, sia nella progettazione delle indagini di caratterizzazione sia per analizzare i risultati scaturiti.

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Anagrafe dei siti contaminati

L’anagrafe è uno strumento predisposto dalle regioni e dalle province autonome, previsto dalle norme sui siti contaminati (articolo 17 del D.M. 471/99 e articolo 251 del D.Lgs 152/06), che contiene: l’elenco dei siti sottoposti ad intervento di bonifica e ripristino ambientale nonché degli interventi realizzati nei siti medesimi; l’individuazione dei soggetti cui compete la bonifica; gli enti pubblici di cui la regione intende avvalersi, in caso d’inadempienza dei soggetti obbligati, ai fini dell’esecuzione d’ufficio.
I contenuti e la struttura dei dati essenziali dell’Anagrafe dei siti da bonificare, sono stati definiti dall’ISPRA in collaborazione con le Regioni e le ARPA. La prima versione di questi criteri è stata pubblicata nel corso del 2001.

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Bonifica Siti di interesse nazionale

I siti d’interesse nazionale (SIN) sono aree del territorio nazionale definite in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, all’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico e di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. I SIN sono individuati e perimetrati con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, d’intesa con le regioni interessate.
Differiscono dagli altri siti contaminati anche perché la loro procedura di bonifica è attribuita al Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che può avvalersi anche dell’ISPRA, delle ARPAT e dell’ISS ed altri soggetti.

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Sistri in vista una proroga di 5 mesi.

Apprendiamo dal sito della camera dei deputati che è in corso un accordo con tutte le associazioni di categorie che posticiperà l’entrata in vigore del Sistri tramite un decreto ministeriale di prossima emanazione.
La proroga riguarderebbe anche il regime sanzionatorio a carico delle imprese.

Rimane il fatto concreto che ad oggi la proroga è solo stata annunciata e fino al momento della pubblicazione del Decreto Ministeriale in gazzeta ufficiale….rimangono solo parole. Ma attendiamo fiduciosi.

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