Nella nozione di acque reflue industriali rientrano tutti i reflui derivanti da attività che non attengano strettamente al prevalente metabolismo umano ed alle attività domestiche, cioè non collegati alla presenza umana, alla coabitazione ed alla convivenza di persone; conseguentemente sono da considerare scarichi industriali, oltre ai reflui provenienti da attività di produzione industriale vera e propria, anche quelli provenienti da insediamenti ove si svolgono attività artigianali e di prestazioni di servizi, quando le caratteristiche qualitative degli stessi siano diverse da quelle delle acque domestiche. Cass. pen. n. 44353/2015
Amianto: l’obbligo di sorveglianza grava sul soggetto che detiene il bene
Mentre nel caso di inquinamento del suolo e/o delle falde prodotto da complessi industriali dismessi o ceduti ad altri imprenditori è applicabile il principio “chi inquina paga” a condizione, ovviamente, che si dimostri che l’inquinamento è stato provocato dal precedente gestore dell’impianto, nel caso dell’amianto il discorso è diverso, in quanto il fatto che l’amianto divenga pericoloso per l’ambiente e la salute solo a certe condizioni consentono di scindere le responsabilità e obbligano passivamente il soggetto che detiene il bene nel momento in cui si verificano le condizioni per l’applicazione della normativa speciale.
Regolamento Esecuzione UE 2016/9
Lo scorso 6 gennaio, è stato pubblicato il Regolamento Esecuzione UE 2016/9 della Commissione del 5 gennaio 2016 relativo alla trasmissione comune di dati e alla condivisione di dati a norma del Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativamente alla registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH).
Il regolamento entra in vigore il 26 gennaio 2016.
IL DVR PER I MACCHINARI – LA SCORCIATOIA
NEL TUO DVR HAI MESSO TUTTO OK SUI MACCHINARI? TI FIDI?
NOI LA CHIAMIAMO “SCORCIATOIA TERRIFICANTE”.
Troviamo tante volte nei DVR un atteggiamento sbrigativo nei confronti dei rischi dovuti agli impianti, alle macchine, alle linee di produzione. E invece rimangono rischi residui non accettabili. E quindi non gestiti.
COSÍ FAN TUTTI
In generale si è portati a pensare che tutto sia a posto, perché chi ha venduto la macchina –a quel tempo- l’avrà certo fornita sicura e in regola. E si trascura invece quello che il TU 81/08 prescrive con accuratezza.