E’ noto ormai a tutti che salvo ulteriori proroghe dell’ultimo minuto, al quale peraltro ci hanno già abituati, sarà pienamente operativo dal 1 giugno il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti Sistri.
Con i malfunzionamenti riscontrati, sembra quasi impossibile non incappare in ritardi o addirittura nel blocco del trasporto stesso, ma questo sembra non preoccupare molto le grandi aziende, visto che sembrerebbe possa non esserci un uguale trattamento per le aziende “concorrenti” straniere, per le quali l’iscrizione è “a data da destinarsi”, dopo che le associazioni Europee si erano rivolte a Bruxel per protesta!
C’è necessità di far si che le aziende conoscano gli imminenti adempimenti connessi all’avvio del sistema, anche in considerazione delle novità introdotte nell’ultimo manuale Sistri pubblicato.
Niente multe e sequestri quando la mancata adozione del Sistri non dipende da negligenze o da violazioni commesse
dalle imprese ci sembrerebbe una cosa sensata da attuare e sarebbe questa l’ipotesi allo studio del ministero dell’Ambiente che giovedì scorso ha incontrato le organizzazioni imprenditoriali Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative e Confapi, preoccupate per i malfunzionamenti e le disfunzioni registrate nel corso del click day dell’11 maggio.
In attesa di capire come andrà a finire, stampate una buona scorta di schede Sistri in bianco, alle quali ci affideremo per tenere la tracciabilità dei rifuti nel caso il sistema sia bloccato.
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