I tempi in cui il SISTRI viveva di rinvii all’ultimo minuto erano tanto snervanti quanto poco forieri di novità. Si attendeva con ansia il sopraggiungere di una nuova scadenza per il solo gusto di vedere con quanto ritardo il decreto di proroga sarebbe uscito e con quale scusa il Ministero avrebbe giustificato la stessa. Si era passati da una instabilità del sistema, ad un’accusa diretta verso gli operatori del settore. Erano bei tempi diciamocelo, tutti continuavano a svolgere comunque con serenità il proprio lavoro ben sapendo che il SISTRI per quanto pauroso era un’enorme cucciolone non in grado di mettersi in piedi. Ma i tempi sono cambiati, cambiate le regole, cambiate le norme, tanta polvere sollevata e tanta confusione tale da rendere finalmente possibile la partenza dell’abominio informatico.
Giungemmo così al mese di Ottobre 2013, quando il Ministero dell’Ambiente e la Selex, fieri, videro partire la loro creatura, che nel tempo era diventata molto simile al mostro di Frankenstein per quanti pezzi erano stati aggiunti e tolti nel corso del tempo. Ma tant’è che era lì, bisognava guardarlo negli occhi e farci amicizia. In quei mesi i primi ad essere interessati furono, come tutti ormai ben sappiamo, una manciata di operatori che tutti i giorni si son trovati ad aver a che fare non solo con la ordinaria gestione dei formulari e dei registri di carico e scarico, ma anche con le nuove procedure macchinose, lente e molto spesso ridondanti che hanno gravato e non poco sui tempi di gestione delle movimentazioni rifiuti.
E così trasportatori che erano in grado di effettuare 20-30 prese al giorno in un
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Slittano le sanzioni. Il Sistri continua a stupire gli operatori.
Continuiamo a rimanere basiti per quanto si voglia di fatto continuare a tenere in vita un sistema che continua ad essere prorogato di volta in volta dal suo esordio.
Approvato alla Camera il 17 febbraio 2014 il seguente emendamento:
Il nuovo comma “3.1” dell’articolo 10 cita:
3.1. All’articolo 11 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, al comma 3-bis, le parole: «Nei dieci mesi successivi dalla data del 10 ottobre 2013» sono sostituite dalle seguenti: «Fino al 31 dicembre 2014».
Con l’approvazione dell’emendamento, ora in Senato per la definitiva approvazione e che dovrà essere convertito in legge entro il 28 febbraio, slittano le sanzioni relative agli adempimenti del sistri dal 02 agosto 2014 al 1 gennaio 2015, periodo in cui si continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, oltre alle relative sanzioni.
Prorogare il temine per le sanzioni, fa si che di fatto si proroghi anche il
Entro il 28 Febbraio obbligo del SISTRI per tutti…
Se non interverranno modifiche dell’ultimo minuto, molti produttori di rifiuti saranno obbligati ad operare con il SISTRI per la gestione dei propri rifiuti.
Ad Ottobre 2013 ricordiamo che sono partiti i principali operatori del settore: Trasportatori di rifiuti pericolosi ed impianti che stoccano e trattano rifiuti pericolosi, il 3 Marzo 2014 sarà invece la volta di tutti i produttori di rifiuti pericolosi. Ciò significa che entro il 28 Febbraio tutti i soggetti coinvolti dal SISTRI dovranno non solo essere iscritti ma dovranno avere anche allineato le proprie giacenze sul sistema SISTRI.
Ennesima Proroga della partenza del Sistri per i Produttori di Rifiuti?
Ci risiamo…potrebbe slittare tutto nuovamente ed arrivare a breve l’ennesima proroga.
Il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio e Lavori Pubblici della Camera, annuncia che con un emendamento al decreto “Milleproroghe” si vuole proporre lo slittamento della partenza del sistri al 01 gennaio 2015, per i soli produttori di rifiuti speciali pericolosi e per i Comuni del Territorio della Regione Campania. Lo stesso vale per le imprese che si occupano del trasporto dei rifiuti urbani della medesima regione e sembrerebbe che la stessa sorte toccherebbe al sistema sanzionatorio che troverebbe applicazione solo dal 30 giugno 2015.
Ora ci si aspetta di vedere se effettivamente il decreto passerà in senato, cosa a cui vogliamo fortemente credere, dato che se cosi non fosse, sarebbe il definitivo fallimento di un sistema che da anni non garantisce una concreta fattibilità nell’utilizzo.
La partenza del Sistri per i produttori di rifiuti speciali pericolosi è ad oggi stabilita al 3 marzo 2014.
Un sistema che fin dal suo esordio ha sempre presentato problematiche ormai evidenti agli operatori, non tollerabili nel settore dei trasporti, che a rilento per poter gestire e organizzare i viaggi che con un sovraccarico organizzativo da parte delle imprese coinvolte, portano inevitabilmente con sè una riduzione del fatturato, in un periodo già di per sè difficile per le Aziende Italiane.
Non vorremmo parlare di un “accanimento terapeutico”, ma sembra proprio