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Evoluzione della figura del Responsabile Tecnico nella gestione dei rifiuti

Nel corso degli anni, la figura del Responsabile Tecnico nella gestione dei rifiuti ha assunto un ruolo sempre più centrale e strategico all’interno delle imprese operanti nel settore ambientale. Istituita per garantire competenza tecnica, conformità normativa e affidabilità gestionale, questa figura professionale è stata formalmente regolamentata attraverso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ne definisce funzioni, ambiti operativi e requisiti di idoneità.

Inizialmente, il Responsabile Tecnico era individuato principalmente sulla base dell’esperienza professionale maturata nel settore. Con il tempo, e in particolare a partire dal 2017, l’Albo ha introdotto verifiche di idoneità specifiche — sia iniziali che periodiche — per assicurare un aggiornamento continuo delle competenze, in linea con l’evoluzione normativa e tecnica del settore. Questa figura è oggi chiamata a presidiare aspetti fondamentali della gestione ambientale, come il trasporto, il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, nonché la bonifica di siti contaminati e la gestione dell’amianto.
Nuove disposizioni per il Responsabile Tecnico: la Deliberazione n. 1 del 6 marzo 2025

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Sistemi di Geolocalizzazione Obbligatori per l’Albo Categoria 5 (Trasporto Rifiuti Pericolosi)

Le imprese che si occupano della raccolta e del trasporto di rifiuti speciali pericolosi devono dotare i propri autoveicoli di sistemi di geolocalizzazione e attestare tale requisito all’Albo Gestori Ambientali entro il 31 dicembre 2025.

Questa scadenza è stata fissata dalla Deliberazione n. 3 del 19 dicembre 2024 del Comitato Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali, che attua le disposizioni contenute nell’articolo 17 del Decreto Ministeriale 4 aprile 2023, n. 59.

Chi è Interessato dall’Obbligo?

L’obbligo riguarda:

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Abrogata la categoria 3bis dell’Albo Gestori Ambientali

La Legge 14 novembre 2024 n. 166 stabilisce che dal 15 novembre i soggetti interessati gestiscano i propri adempimenti attraverso il portale del Centro di Coordinamento RAEE.

In data 14 novembre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 14 novembre 2024, n. 166 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano), la quale, con modifiche, ha convertito in legge il recente Decreto 16 settembre 2024 n. 131 rubricato “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”.

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Discarica Abusiva e Divieto di Abbandono: Differenze Principali

Il comma 3 dell’art. 256 sanziona la realizzazione o gestione della cosiddetta “discarica abusiva”, ossia una discarica creata e gestita senza la necessaria autorizzazione legale. È fondamentale comprendere le caratteristiche distintive della “discarica abusiva” e come essa differisca dall’abbandono o deposito incontrollato di rifiuti.

Come stabilito dalla Cassazione Penale (sentenza n. 19221 del 13 maggio 2008), l’art. 256, comma 3, del D.L.vo 152/06 deve essere interpretato in correlazione con il D.L.vo 36/03. Si ha discarica abusiva quando, a seguito di una condotta ripetuta, i rifiuti vengono accumulati in un’area specifica che diventa di fatto un deposito permanente di rifiuti.

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