Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210. Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Pubblicato nella Gazz. Uff. 30 dicembre 2015, n. 302. Art. 8: Proroga di termini in materia di competenza del Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare
1. All’articolo 11 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 3-bis, le parole: “Fino al 31 dicembre 2015” sono sostituite dalle seguenti: “Fino al 31 dicembre 2016”;
b) al comma 9-bis, le parole: “stabilito al 31 dicembre 2015” e le parole: “sino al 31 dicembre 2015” sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: “stabilito al 31 dicembre 2016” e “sino al 31 dicembre 2016”.
2. All’articolo 273 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dopo il comma 3, sono aggiunti i seguenti commi:
“3-bis. Il termine del 1° gennaio 2016, di cui al comma 3, è prorogato al 1° gennaio 2017 per i grandi impianti di combustione per i quali sono state regolarmente presentate istanze di deroga ai sensi dei commi 4 o 5. Sino alla definitiva pronuncia dell’Autorità Competente in merito all’istanza, e comunque non oltre il 1° gennaio 2017, le relative autorizzazioni continuano a costituire titolo all’esercizio a condizione che il gestore rispetti anche le condizioni aggiuntive indicate nelle istanze di deroga.
3-ter. Il termine del 1° gennaio 2016, di cui al comma 3 è prorogato al 1° gennaio 2017 per i grandi impianti di combustione per i quali sono state regolarmente presentate, alla data del 31 dicembre 2015, istanze di deroga ai sensi dei paragrafi 3.3 o 3.4, dell’Allegato II, parte I, alla Parte Quinta del presente decreto ovvero ai sensi dell’Allegato II, parte II, alla Parte Quinta del presente decreto. Sino alla definitiva pronuncia dell’Autorità Competente in merito all’istanza, e comunque non oltre il 1° gennaio 2017, le relative autorizzazioni continuano a costituire titolo all’esercizio, a condizione che il gestore rispetti anche le condizioni aggiuntive indicate nelle istanze di deroga e rispetti dal 1° gennaio 2016, per gli inquinanti non oggetto di richiesta di deroga, i pertinenti valori limite di emissione massimi indicati nell’Allegato II, parte II, alla Parte Quinta del presente decreto”.
3. All’articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, e successive modificazioni, le parole: “31 dicembre 2010” sono sostituite dalle seguenti: “29 febbraio 2016”.
Sistri
Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Le modalità di pagamento dei contributi e soggetti obbligati.
Sistri, un nuovo rinvio al 2017
Non abbiamo più caratteri, parole o frasi per descrivere come ci si sente ad operare nel settore, ed essere in balia di tanta poca attenzione nei confronti di chi giornalmente si deve confrontare con le difficoltà nell’utilizzo del Sistri.
Un sistema che se sviluppato correttamente, risolverebbe non poche problematiche agli operatori e riuscirebbe allo stesso tempo a far risparmiare gli stessi, in termini sia economici che di tempo, ma che invece non si esime dal complicare ed appesantire le aziende obbligate loro malgrado al suo utilizzo.
Stabilità, sul Sistri nuova e indecente proroga pro-Selex
Roma, 13 dicembre 2015 – “Come volevasi dimostrare. Il governo non è riuscito a sbrogliare il nodo Sistri, nonostante le tante belle dichiarazioni e l’esigenza definita incontrovertibile di avere una tracciabilità dei rifiuti. Ecco spuntare in Stabilità un emendamento che allunga di un anno la vita del contratto a Selex. A questo punto, dato che i tempi per la nuova gara c’erano, pensiamo che non sia incompetenza, ma malafede e necessità di dare un altro anno di respiro a Selex e quindi a Finmeccanica».
È il commento della deputata Patrizia Terzoni, M5S in Commissione Ambiente che ha recentemente presentato un’interrogazione proprio su questo, denunciando la lentezza del governo sulla nuova procedura di appalto. Senza contare i nodi che non sono mai stati affrontati, come lo spostamento del cervello tecnologico del sistema, che si trova incorporato nello stabile privato di Selex a Roma.
Sistri. Eliminate le black box, il sistema sarà esteso a tutti i rifiuti.
Monta la BlackBox, smonta la BlackBox… Solo un piccolo particolare del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti a cui si dovrà far fronte.
Il Sistri sarà esteso a tutti i rifiuti. Questo quanto si legge, in risposta ad un’interrogazione parlamentare, risposta scritta e pubblicata Giovedì 19 novembre 2015 nell’allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente) 5-06943.
Una nuova versione del Sitri. Un nuovo sistema che porterà anche alla sostiuzione dei dispositivi elettronici ad oggi utilizzati. La quale nuova versione vedrà inoltre un’attenta semplificazione nella modalità d’uso… «un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti tecnologicamente avanzato, efficace e in grado di rappresentare per le imprese, le cui istanze sono state pienamente recepite, la garanzia di operare nella trasparenza e nella legalità».