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Che cos’è il RENTRI e quando entrerà in vigore.

A partire dal 15 dicembre 2024, l’iscrizione al RENTRi diventerà un passo cruciale per molte realtà. Questo strumento sarà introdotto in tre fasi, seguendo criteri dimensionali stabiliti dall’articolo 13 del Decreto Ministeriale n. 59/2023.

Il RENTRi, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è la base del sistema di tracciabilità dei rifiuti e punta a digitalizzare completamente i documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti a partire dal 13 febbraio 2025.

Questo sistema informativo, gestito con il supporto dell’Albo nazionale gestori ambientali, è stato previsto dal Decreto Ministeriale n. 59, e si pone l’obiettivo di facilitare la gestione digitale degli adempimenti già stabiliti dal D.Lgs. n. 152/2006, come l’emissione dei formulari di identificazione dei rifiuti e la tenuta dei registri di carico e scarico. Il sistema permetterà di monitorare costantemente il flusso dei rifiuti, controllando ogni codice EER e ciascun punto di origine. In sintesi, consentirà di:

  • Assolvere con maggiore rapidità e semplicità agli obblighi per le imprese, snellendo le procedure amministrative;
  • Supportare le autorità di controllo nella prevenzione delle gestioni illecite dei rifiuti;
  • Fornire alla pubblica amministrazione dati aggiornati sulla movimentazione dei rifiuti.

Oltre alla digitalizzazione di milioni di documenti cartacei, il RENTRi contribuirà a ridurre i tempi di trasmissione dei dati, necessari per il monitoraggio degli obiettivi europei di recupero e riciclo.

Le tempistiche per l’iscrizione al registro elettronico saranno definite in base alle dimensioni dell’azienda, come specificato dall’articolo 13 del DM 59/2023. Per calcolare il numero di dipendenti, si dovrà considerare la situazione dell’azienda al 31 dicembre dell’anno precedente. Ma chi, nello specifico, sarà obbligato a registrarsi al nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti?

  • Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti: Ogni soggetto che gestisce il trattamento dei rifiuti dovrà adeguarsi al nuovo registro per garantire la corretta tracciabilità.
  • Produttori di rifiuti pericolosi: Chi genera rifiuti classificati come pericolosi sarà tenuto a iscriversi per mantenere il controllo sulla gestione di materiali che possono rappresentare un rischio per l’ambiente e la salute.
  • Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale: Sia coloro che si occupano del trasporto sia quelli che raccolgono rifiuti pericolosi, operando come commercianti o intermediari, dovranno registrarsi per garantire la piena tracciabilità lungo tutta la filiera.
  • Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di rifiuti specifici: Anche i consorzi che si occupano di tipologie particolari di rifiuti, finalizzati al recupero e riciclaggio, sono inclusi nell’obbligo.

Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, l’iscrizione sarà richiesta anche a:

  • Comuni, consorzi e comunità montane, che gestiscono il recupero e lo smaltimento di rifiuti non pericolosi, contribuendo così al monitoraggio e al rispetto delle normative ambientali.

Chi si deve registrare ?

 

Le scadenze per l’iscrizione al RENTRi sono state dettagliate nel Decreto Direttoriale del MASE del 21 settembre 2023, che mira a semplificare il processo di inserimento dei dati richiesti nel sistema di tracciabilità dei rifiuti.

I° scaglione Impianti di recupero o smaltimento dei rifiuti

Trasportatori che effettuano trasporto conto terzi (cat. 4 e 5)

Intermediari (cat. 8)

Enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti

Dal 15/12/2024

al 13/02/2025

II° scaglione Enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi che hanno da 10 a 50 dipendenti

Dal 15/06/2025

al 14/08/2025

III° scaglione Enti e imprese produttori iniziali di SOLI rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti

Dal 15/12/2025

al 13/02/2026

Tuttavia, gli imprenditori agricoli che non producono rifiuti pericolosi saranno esonerati dall’obbligo di iscrizione. Nonostante questo, va sottolineato che anche chi non è soggetto all’obbligo potrà iscriversi al RENTRi volontariamente, per beneficiare di una gestione più efficiente e controllata dei rifiuti, contribuendo attivamente a una maggiore trasparenza e sostenibilità.

L’adesione al RENTRi rappresenta non solo un obbligo normativo, ma un passo fondamentale verso una gestione moderna, sicura e sostenibile dei rifiuti.

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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