La riduzione dei costi per lo Smaltimento dei rifiuti sanitari

Un fattore che influenza in modo diretto la produzione dei Rifiuti sanitari è di certo la tipologia dei contenitori utilizzati per il confezionamento dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, come indicato nell’art. 8 del D.M. 254/03 che riporta riporta le caratteristiche che devono avere i contenitori destinati al confezionamento dei rifiuti.

Su questi contenitori, caratterizzati da doppio imballaggio, è previsto per quello esterno “caratteristiche adeguate per resistere agli urti e alle sollecitazioni provocate durante la movimentazione e il trasporto”, sono dotati di coperchio con chiusure reversibili e può essere “eventualmente riutilizzabile previa idonea disinfezione ad ogni ciclo d’uso” e pertanto possono essere riaperti e svuotati del loro contenuto una volta arrivati all’impianto di smaltimento prima di essere avviati verso impianti di bonifica per le operazioni di disinfezione con soluzioni detergenti e disinfettanti.
Il loro utilizzo consente di coniugare esigenze di carattere economico ad obiettivi di maggiore sicurezza delle condizioni di lavoro di tutti gli operatori coinvolti nella produzione, raccolta, trasporto e Smaltimento dei Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

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Certificazione ambientale: in arrivo oltre 2 mln di euro per pmi. Ecco come richiedere i contributi

Novità in arrivo nel settore delle certificazioni ambientali delle aziende.

E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n° 313 del 26/04/2012 che andrà a modificare il decreto n° 2230 del 7 maggio 2003 “Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione di contributi ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002”.

Rispetto al decreto del 2003 spicca un sostanziale ampliamento delle categorie alle quali andranno le agevolazioni previste ed è proprio l’ultimo provvedimento a regolare le modalità di accesso al contributo pubblico ed i termini per la presentazione delle domande. A questo proposito, ricordiamo subito che le domande dovranno essere

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Decreto Sviluppo: via libera ai rigassificatori senza valutazioni ambientali. Ma le rinnovabili?

Dovrebbe arrivare al massimo venerdì in consiglio dei Ministri il decreto Sviluppo, del quale fanno parte anche alcune norme che potrebbero cambiare il panorama energetico italiano. Soprattutto visto che il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, scommette su centrali e rigassificatori per uscire dalla crisi.

Il pacchetto sviluppo, nato per far rialzare la testa all’Italia, comprende, tra le varie norme, anche quella che permetterà di sbloccare alcuni fondi destinati alle nuove infrastrutture energetiche. In pratica, stiamo parlando del via libera alla realizzazione di impianti come centrali e rigassificatori, di fatto ora bloccati dalle Regioni.

Ma andiamo con ordine. L’obiettivo, innanzitutto, è quello di

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L’ipotesi di proroga del SISTRI a Dicembre 2013 viene bocciata dal Ministro Clini

Da alcuni giorni si rincorrono sul web e nei corridoi degli addetti ai lavori voci circa eventuali proroghe del SISTRI. Si vocifera di rinvii a Dicembre 2013, smentite da parte del Ministro dell’Ambiente, ed ulteriori proroghe a dicembre 2012. Ritengo pertanto sia necessario fare un po’ di chiarezza in merito.

Come ben sanno gli operatori del settore, il SISTRI sembra essere nato sotto cattivi auspici sin dal suo esordio. Già dopo il decreto che lo istituì nel Dicembre 2009, si videro necessarie una serie di proroghe nel febbraio del 2010 a causa di mancati invii di dispositivi ubs, hardware difettoso ed altri eventi che non fecero che confermare la non perfetta funzionalità del sistema. Facendo un rapido salto in avanti, e rimandando ai precedenti articoli per

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