Tante zone d’ombra sull’infelice sistema del Sistri, che da arma definitiva per sconfiggere le eco-mafie si è rivelato un pozzo nero di sperperi pubblici a vantaggio della holding di Stato, incaricata attraverso la controllata Selex Elsag di progettare e mettere a regime il sistema.
Lo rivela un contratto siglato il 14 dicembre del 2009 con il ministero dell’Ambiente, svelato da un’inchiesta di la Repubblica, su cui il governo aveva posto il segreto amministrativo già un anno prima, il 5 settembre del 2008.
Si scopre così che dietro al Sistri, come spiega il quotidiano, c’è un affare da 500 milioni di euro il cui costo ai danni dell’intero Paese e di