Raee: Hera ha aiutato l’ambiente grazie al recupero dei frigoriferi dismessi

Nel 2011, con la sola attività di raccolta dei frigoriferi dismessi, Hera ha contribuito a evitare l’emissione in atmosfera di oltre 17 tonnellate di Cloro Fluoro Carburi, gas incolori e quasi inodori ma molto dannosi, perché ritenuti responsabili del ‘buco nella fascia dell’ozono’.

A renderlo noto è la stessa Hera che spiega come i Cloro Fluoro Carburi facciano parte della famiglia degli Idro Carburi Alogenati, sostanze che incidono per circa l’8% sull’inquinamento atmosferico complessivo. Pur essendo presenti in atmosfera in quantità minime rispetto all’anidride carbonica, hanno un effetto clima alterante molto potente. I danni provocati dall’emissione di una piccola quantità di CFC equivalgono, infatti, a quelli prodotti dall’emissione di

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Dimostrazione della capacità finanziaria per l’iscrizione all’Albo delle imprese che svolgono le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti

Dimostrazione della capacità finanziaria per l’iscrizione all’Albo delle imprese che svolgono le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti (categorie dalla 1 alla 5).

IL COMITATO NAZIONALE DELL’ ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 2006, n. 152, e, in particolare, l’articolo 212;
Visto il regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per esercitare l’attività di trasportatore su strada e abroga la direttiva 96/26/CE del Consiglio;
Visto il decreto 28 aprile 1998, n. 406, del Ministro dell’ambiente, di concerto con i Ministri dell’industria, del commercio e dell’artigianato, dei trasporti e della navigazione, e del tesoro, del bilancio e

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Materiali da demolizione Rifiuti o sottoprodotti

I materiali provenienti da demolizioni rientrano nella qualifica di rifiuto quanto questi siano di fatto destinati all’abbandono.
Il loro recupero è condizionato a precisi adempimenti, i quali porteranno alla cessazione della qualifica di “rifiuto” qualificandosi come “materia prima secondaria”, ai sensi dell’art. 181, comma 6 e 13 del D.lgs 152/2006
o come “sottoprodotti” ai sensi dell’art.183, lett. n) del medesimo decreto alle soli condizioni che;

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Terre e rocce da scavo, Nuovo Regolamento per l’uso sostenibile delle risorse naturali

Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha, recentemente, firmato il regolamento che recepisce i più recenti indirizzi comunitari e nazionali in materia di gestione delle terre e rocce da scavo.
Il nuovo regolamento è finalizzato al rispetto della gerarchia dei rifiuti e, in particolare, alla prevenzione della produzione dei rifiuti, alla riduzione del consumo ed utilizzo di risorse naturali, alla riduzione di impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana.

Le nuove norme definiscono le condizioni per cui determinati materiali da scavo, prodotti nell’ambito dei lavori di scavo per la realizzazione dei lavori di trasformazione del territorio nella realizzazione di opere sia puntuali che a rete, possano essere qualificati come sottoprodotto.
La corretta definizione della nozione di rifiuto punta anche a evitare un consumo inutile di risorse naturali e garantirne un uso sostenibile.

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