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MUD – SISTRI e Registri di carico e scarico…I soggetti obbligati

Vista la crescente richiesta di informazioni in merito al SISTRI ed alla tenuta del registro di carico e scarico rifiuti, abbiamo deciso di scrivere questo articolo così da fugare dubbi che dovessero essere emersi dal confronto tra “Produttore di rifiuti” e “Consulenti”.

Come sappiamo, la normativa in tema ambientale è alquanto complessa, si evolve abbastanza rapidamente (solo per alcuni aspetti) e spesso sembra essere in contraddizione con sé stessa.

In questo periodo in cui gli animi si infervorano per l’invio del MUD, capita spesso di ricevere richieste di chiarimenti in merito a chi sono i soggetti obbligati all’invio del MUD e se questo è a sua volta connesso alla tenuta del registro di carico e scarico e l’iscrizione al SISTRI.

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La logistica delle merci pericolose

Una interpretazione restrittiva delle norme ADR può condurre ad una sottovalutazione dei rischi lungo la catena logistica

Le norme che riguardano le merci pericolose si riferiscono al trasporto su strada (ADR), quindi nella gestione del magazzino – comunque sia – è “tuttapposto”?

L’accordo che disciplina il trasporto delle merci pericolose su strada (ADR) – di cui abbiamo già parlato in più occasioni e del quale continueremo a parlare – ha per riferimento l’attività logistica nel suo complesso, includendo la gestione della merce in magazzino.

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Il delitto di inquinamento ambientale. L’interpretazione della Cassazione.

L’articolo 452 bis cod.pen. introdotto dalla L. 68/2015, recita così:

E’ punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili:

  1. Delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo;

  2. Di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.

Quando l’inquinamento è prodotto in un’ area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata”.

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DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL 91/2017 che all’art. 9 cosi recita:

“I numeri da 1 a 7 della parte premessa all’introduzione dell’allegato D alla parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono sostituiti dal seguente: «1. La classificazione dei rifiuti e’ effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice CER ed applicando le disposizioni contenute nella decisione 2014/955/UE e nel regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2014»”.

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