Rifiuti Ingombranti

SISTEMA RAEE: INDICAZIONI RELATIVE ALLE NUOVE REGOLE DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

Vista la difformità dei rifiuti elettrici ed elettronici e dato conto dell’impossibilità di effettuare delle analisi come previsto dalla normativa, le organizzazioni del sistema RAEE si sono riunite per definire l’attribuzione delle nuove classi di pericolo ai RAEE.

rifiuti elettroniciLa filiera di gestione dei RAEE, firmatarie del presente documento, ha scelto di condividere un approccio comune sulla problematica dell’applicazione della nuova normativa al fine di favorire una corretta e omogenea gestione in questo comparto.

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Piccoli rifiuti elettronici: +11% l’anno scorso

raccolta-raeeRaccolte da Ecolight 16mila tonnellate di cellulari e piccoli elettrodomestici

Il consorzio presenta il Rapporto Sociale 2014. In aumento i volumi di gestione e l’attività. «I RAEE rappresentano una risorsa: un corretto trattamento può restituire importanti quantitativi di materie prime seconde»

Cresce la raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni. Ecolight, consorzio no profit per la gestione dei RAEE e delle pile e accumulatori esausti, ha incrementato dell’11% la propria attività, passando da 14.300 a quasi 16mila tonnellate, arrivando a gestire oltre 20 milioni di pezzi tra piccoli elettrodomestici, cellulari e smartphone ed elettronica di consumo non più funzionanti. Questo il dato che emerge dal Rapporto Sociale 2014 di Ecolight, un documento che il consorzio ha voluto improntare alla condivisione perché «la dipendenza tra imprese e società civile implica infatti che le decisioni debbano seguire il principio del valore condiviso: la loro unione porta benefici per entrambi», osserva il presidente di Ecolight Walter Camarda.

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Gesso di defecazione: rifiuto o fertilizzante?

gesso di defecazioneLa pur riconosciuta natura di sostanza fertilizzante da attribuirsi al materiale gesso di defecazione – prodotto derivante dalla idrolisi (ed eventuale attacco enzimatico) di materiali biologici, dei quali dovrebbe essere obbligatorio indicare la natura, tramite lo spandimento della calce viva e successiva precipitazione mediante acido solforico e successiva precipitazione del solfato di calcio – non vale ad escludere che lo stesso possa essere qualificato come rifiuto allorché esso sia depositato con modalità tali da farne presumere la destinazione non ad un uso produttivo ma esclusivamente al suo smaltimento, come per esempio il deposito a diretto contatto col terreno e con gli agenti atmosferici, perché non possono non determinarne nel tempo una sensibile degradazione del materiale stesso. Cass. pen. sentenza del 23.04.2015

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