Sistri: al via il 30 giugno. A fine maggio è attesa una nuova verifica del sistema

Il 30 giugno il Sistri partirà, ma sarà pienamente operativo o le imprese iscritte dovranno vedersela ancora con una serie infinita di pecche ed imprevisti? E’ tornato a parlare il ministro dell’Ambiente, ecco cosa e chi occorre attendere perché il sistema sia davvero funzionante.

Riepiloghiamo. Il Sistri sarà a tutti gli effetti obbligatorio dal prossimo 30 giugno. Manca un mese e mezzo e ancora non è possibile capire se il sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi sia stato trasformato in un sistema efficiente e capace di gestire le tante richieste di invio dati generate dai dispositivi degli operatori.

“Il Sistri è un’eredità pesante, ma è anche un sistema di lotta alla criminalità. Per cambiarlo serve una legge nuova”, aveva detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini recentemente, aggiungendo che occorrerebbe “un sistema più semplice ma che garantisca di funzionare”.

Poi era arrivata una buona notizia. Era stata infatti accolta la richiesta di congelamento del tributo da versare per l’anno in corso, una richiesta giunta a gran voce dagli operatori iscritti al sistema, che avrebbero pagato nuovamente per un servizio mai utilizzato e nemmeno mai partito. Tuttavia, anche questa era stata considerata una misura insufficiente da parte di R.E Te.Imprese e da molti operatori, che continuano a lamentare la totale inoperatività del Sistri.

”Stiamo cercando di avere una concreta e ragionevole informazione sul funzionamento del Sistri – ha ora annunciato il ministro Clini – il 30 giugno deve partire e vogliamo che il sistema informatico e tutto il resto sia funzionante. Questo è ciò che ci aspettiamo da DigitPA”.

La dichiarazione è arrivata durante l’audizione alla commissione bicamerale d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti e Clini ha anche ribadito che adesso l’obiettivo “è capire se il sistema funziona e se siamo in grado il 30 giugno di farlo partire. Mi auguro che parta. Se il sistema non dovesse funzionare si pone un problema perché è chiaro che la tracciabilità cartacea ha margini di discrezionalità e di manipolazione molto alti. Abbiamo richiesto alla DigitPA – ha poi spiegato il ministro – che oggi dipende dal ministero della Ricerca, una verifica sul sistema al fine di accertare il funzionamento tecnico e la gestibilità del sistema. Ci aspettiamo che DigitPA consegni finalmente un rapporto sul funzionamento del sistema entro la fine di maggio”.

Insomma, al momento, come al solito, si attende. Attende Clini e attendono soprattutto gli iscritti al sistema, che dopo anni ancora non sanno quando partirà e con quali margini di miglioramento rispetto ai vari esperimenti (come i Click Day) durante i quali hanno potuto constatare e sottolineare i mille difetti dell’apparato telematico che, a quanto pare, presto dovranno utilizzare come unica alternativa possibile.

Scritto da Anna Tita Gallo
http://www.greenbiz.it

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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