E’ stato modificato in commissione Finanze Il decreto legge sviluppo che conteneva lo slittamento delle scadenze di inizio dell’operatività. La novità è contenuta nel maxi emendamento di conversione al d.l. 70/2011 sul quale il governo ha chiesto il voto di fiducia.
Per le imprese con meno di dieci dipendenti per le quali l’operatività del Sistri sarebbe dovuta decorrere dal 2 gennaio 2012, il Sistri entrerà in vigore a partire dal 1° giugno 2012.
“Per i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio 2011, il relativo termine, da individuare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nei modi di cui all’articolo 28, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 20 Il, n. 52, non può essere antecedente al 1° giugno 2012”.
Una notizia certamente confortante per le piccole aziende, che però rende evidente a tutti le difficoltà che gli stessi legislatori stanno incontrando nel mettere a puntino un sistema che di suo già non funziona e che forse mai entrerà in funzione. Un’ulteriore proroga che evidentemente era dovuta visto il disastro del click Day.
A complicare ancora di più questo sistema fallimentare di tracciabilità dei rifiuti, ci si è messa anche un’inchiesta, che partita dalla procura di Napoli ha messo al centro delle attenzioni il sistema di aggiudicazione delle gare d’appalto, viste le procedure di affidamento diretto dello sviluppo del software e hardware del sistri, Il sistema di aggiudicazione diretta, inizialmente aveva portato le case produttrici di software ad un ricorso al Tar, mai andato avanti dopo l’accordo raggiunto tra il Ministero dell’Ambiente e le ricorrenti.
In attesa dell’emanazione dell’ulteriore decreto di proroga, spetterà alla procura di Napoli far luce sull’intera vicenda, facendo emergere le presunte irregolarita sull’intero sistema.
Il ministero dell’Ambiente “del tutto estraneo alla vicenda” ha spiegato in una nota come il «il progetto, sia stato avviato dal precedente Governo e mandato avanti dall’attuale, vista l’utilità sociale del progetto per contrastare l’illegalità nel settore dei rifiuti».
E’ chiaro che la partenza effettiva del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, è avvolta nella totale incertezza, rimanendo praticabile solo sulla carta. Tuttavia i costi del sistema sono gravati sulle imprese, i disagi registrati durante la fase di sperimentazione del Sistri e il tempo incalcolabile perso da quest’ultime nel cercare di adeguarsi ad un sistema che cambia continuamente regole e tempi di applicazioni non le ripagherà mai nessuno, ma forseè meglio aver buttato questi soldi piuttosto che ritrovarsi a doversi confrontare con un sistema che non porterà certo benefici alle aziende, ne in termini di tempo (visto e appurato la lentezza del sistema) ne tantomeno in termini di risparmio economico, tanto decantato dal governo.
Rimanimo in attesa e non mancheremo di avvisarvi tempestivamente della pubblicazione.
Per gli operatori non interessati dalla nuova proroga, resta in vigore la partenza del Sistri a scaglioni previsti dal DECRETO 26 maggio 2011 Proroga inizio operatività Sistri.