Dover scrivere un articolo sul SISTRI diviene quasi una formalità e un obbligo di informazione verso tutti i clienti che ci seguono ma al tempo stesso diviene così scontato che spesso scoraggia chi scrive poiché non ci sono mai nuove e/o buone notizie.
Anche in questo caso dobbiamo vedercela con un “probabile” ma quasi certo rinvio dell’avvio dell’operatività del Sistema di tracciabilità dei rifiuti, che avrebbe dovuto contrastare le ecomafie ed i traffici illeciti di rifiuti riuscendo invece nell’intento di rovistare nelle casse delle imprese che sempre più si trovano di fronte al pagamento, obbligatorio, di un balzello a cui non corrisponde alcun servizio.
Al momento sembra che la proroga dell’avvio dell’operatività del SISTRI, sia ormai decisa. Questo almeno è emerso dalla risposta del Ministero dell’Ambiente da un’interrogazione in commissione Ambiente.
Le motivazioni sono da ricercarsi nella battaglia legale sull’aggiudicazione dell’appalto all’Ati che vede Almaviva come capogruppo.
Ciò che potrebbe caratterizzare questa proroga è forse l’anticipo da parte del Ministero di definirla senza dover attendere il decreto milleproroghe visto che il TAR non potrà pronunciarsi prima di Gennaio 2018.
Che fare quindi? Nulla cambia al momento e come sempre il registro di carico e scarico ed i formulari sono gli unici documenti formali che assicurano la piena tracciabilità dei nostri rifiuti.
Il SISTRI continua a vivere la propria parte nell’ombra come uno spettatore oscuro che ci guarda da lontano ed osserva, forse, tutto ciò che facciamo.
Il consiglio di continuare ad utilizzarlo è sempre valido poiché non sappiamo come e quando il SISTRI entrerà in funzione a tutti gli effetti e se il concessionario avrà il tempo di modificare la struttura di funzionamento del sistema stesso.
Pertanto sarebbe opportuno non farsi trovare impreparati.