Attribuzione della classe di pericolosità H14

Toniamo sull’argomento in precedenza già trattato, per fornire un’ulteriore contributo in merito all’attribuzione della classe di pericolosità H14.

L’articolo, riportato sul sito  tematico www.adrrifiuti.it è pubblicato per gentile concessione del Dott. Filippo Busolo, che con una stesura del testo competente, costituisce un’importante  aiuto agli aggiornamenti trattati sulla normativa Adr.

Un fondamentale contributo alla nostra redazione per garantire gli obiettivi primari della nostra mission, un progetto nato con l’obiettivo  di diffondere e confrontare idee ed interpretazioni, con l’aiuto di professionisti che per specifiche competenze, veicolano il loro lavoro sui temi da noi tattati attraverso i nostri canali.

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Clini: merci su rotaie per contenere l’impatto ambientale.

«Il trasferimento modale sui grandi assi di scorrimento» è il tema della tavola rotonda che si è svolta nella sede del Corriere della Sera a Milano alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, del presidente dell’Autorità portuale di Trieste Marina Monassi, dell’amministratore delegato di Alpe Adria Antonio Gurrieri, del direttore divisione cargo Trenitalia Mario Castaldo e del direttore generale Modahlor Sébastien Lange.
L’incontro ha rappresentato una importante occasione per confrontarsi su uno studio sviluppato dal ministero dell’Ambiente che analizza lo stato attuale del trasporto merci in Italia e delinea alcune strategie ambientali ed economiche per rendere più efficiente e competitiva l’intera catena logistica nazionale “porti-territorio”, con un orientamento mirato a catturare i grandi flussi del trasporto interno e terra/mare nell’ambito del bacino del Mediterraneo e del Centro-Europa.

In particolare, lo studio analizza le dinamiche e lo stato attuale del trasporto delle merci in Italia, quale tema primario e strategico per la crescita economica del paese nel contesto dell’Unione Europea e per le relazioni tra settori e regioni del tessuto produttivo nazionale.

«Non a caso – spiega Clini – la tematica del contenimento dell’impatto ambientale causato dal trasporto merci rappresenta da tempo uno degli obiettivi primari costantemente all’attenzione degli organi nazionali e comunitari, nell’ambito delle azioni di governo e regolamentazione del territorio e delle attività economiche in generale».
Secondo il ministro si dovrà riuscire «a lavorare prevalentemente su autostrade viaggianti per le lunghe distanze e garantire la distribuzione capillare per la domanda delle imprese che, soprattutto nel Nord, sono diffuse nel territorio».

Un “patto”, dunque, per creare una

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Rifiuti liquidi, Sono scarichi industriali anche quelli dei dentisti

Un importantissima sentenza della Corte di Cassazione in merito agli scarichi delle acque reflue degli studi odontoiatrici privati, richiama l’attenzione di tutti gli opertori del settore,  molti di questi studi  hanno la propria struttura in”appartamenti adibiti a studio” per i qualli non vi è un’autorizzazione  allo scarico dei reflui industriali, necessaria a quanto sembra per lo svogimento della propria attivita.

La recente sentenza del 17 gennaio 2013 della Corte di Cassazione n. 2340 sostiene di fatto la non equiparazione degli scarichi Domestici a quelli Industriali in quanto gli stessi sono provenienti da attività di prestazione di servizi rendendo impossibile l’equiparazione con le acque reflue domestiche, per una  possibile contaminazione da anestetici e farmaci, ovviamente estranei alla vita domestica. Come tale  richiede quindi una specifica autorizzazione come scarichi da attività produttive.

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La nostra mission, informazione e ricerca delle soluzioni più efficaci

PortaleRifiutiSpeciali.it offre la possibilità di comunicare ad un target specifico le proprie iniziative e diffondere la propria immagine alle aziende che  ricercano offerte in merito.

Negli ultimi mesi, complice anche la reintroduzione della scadenza del MUD per gli intermediari di rifiuti senza detenzione e autotrasportatori del settore,  notiamo con piacere un importante incremento delle visite sul nostro portale, senz’altro dovuto anche alla qualità degli articoli trattati.
Chiunque operi in questo settore ha la possibilità di collaborare con la nosta redazione aiutandoci a diffondere quanto possibile le continue variazioni del Codice Ambientale.

Questo permette ai consulenti e agli studi ambientali di farsi conoscere attraverso la realizzazione di articoli che aiutino i nostri utenti a districarsi dalle problematiche  che quotidianamente, vengono a scontrarsi con il normale svolgimento dell’attività lavorativa.
Aumentando la loro visibilità sulle nostre pagine e sul nostro motore di ricerca www.cercacer-rifiuti.it siamo sicuri possa portare nuovi clienti o contatti utili allo svolgimento del lavoro.

Non ulitma novità, segnaliamo che diversi siti e/o blog inerenti le tematiche da noi trattate, segnalano in maniera del tutto spontanea e gratuita il nostro  lavoro, il che significa che siamo sulla strada giusta.

E’ ovviamente nostro interesse cercare di migliorare i servizi aggiuntivi sul nostro portale, che indirizzati esclusivamente agli utenti che operano nel settore dei  rifiuti, siano essi produttori e/o operatori del

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