bigbag

Rifiuti – dal 4 Luglio alcune definizioni sono variate

Con l’introduzione del Decreto Legge 92/2015 si interviene sul Testo Unico Ambientale andando a variare alcune definizioni che avremmo potuto considerare già esaustive, ma a quanto pare per il legislatore italiano così non è data la sua necessità di adeguare la legislazione italiana in materia ambientale a quella europea.

Con decorrenza 4 Luglio 2015, sono variate quindi tre definizioni importanti che fino ad oggi ci hanno permesso di gestire i rifiuti:

Produttore di rifiuti (già discussa a lungo nel corso delle sue variazioni)
Raccolta (anche queste sempre in discussione)
Deposito temporaneo (forse unica definizione che sembrava essere abbastanza esaustiva)

read more

Approfondisci

L’ordinanza sindacale di rimozione dei rifiuti è cogente anche se l’area è sequestrata

rifiuti-abbandonatiVa poi ricordato che, in tema di gestione dei rifiuti, nel caso in cui l’area sulla quale i rifiuti si trovano in stato di abbandono sia sottoposta a sequestro, il proprietario (od il possessore) della medesima che sia destinatario dell’ordinanza sindacale di rimozione dei rifiuti deve richiedere al giudice l’autorizzazione ad accedervi onde provvedere alla rimozione, diversamente configurandosi la contravvenzione prevista dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, art. 192, comma 3, con la conseguenza che il sequestro non può costituire una causa di inesigibilità della condotta normativamente richiesta.

read more

Approfondisci

rifiuti2

D.M. 24 giugno 2015

E’ stato pubblicato in GU Serie Generale n. 211 del 11 settembre 2015 il D.M. 24 giugno 2015 che modifica il Decreto 27 settembre 2010 sui criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. L’allegato 3 riguardante il campionamento e le analisi da effettuare sui rifiuti è stato completamente riscritto, facendo riferimento alla norma UNI 10802.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/atto

IL MINISTRO DELL’AMBIENTE  E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
di concerto con
IL MINISTERO  DELLO SVILUPPO ECONOMICO  e   IL MINISTRO DELLA SALUTE

read more

Approfondisci

Spandimento fanghi in agricoltura: la Regione può vietarlo in alcune aree?

Fanghi_agricoltura_spandimentoSi discute della legittimità di un provvedimento regionale (nella fattispecie della Regione Toscana) che ha limitato in particolari aree, dove il paesaggio rurale è inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, l’uso di fanghi di depurazione in agricoltura nel limite del 3% rispetto al sito. Può una Regione, di fatto, impedire lo svolgimento di detta attività per la tutela dei suoi specifici interessi, oppure una tale limitazione può essere stabilita solo con provvedimento statale?
Il T.A.R., anzitutto, rileva che non può dubitarsi che la disciplina dello spandimento dei fanghi sia da ricondurre alla disciplina dei rifiuti e che quest’ultima sia, a sua volta, da collocare – per giurisprudenza costante della Corte costituzionale (cfr. da ultimo sentenza Corte cost. 24 luglio 2009, n. 249) – nell’ambito della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di competenza esclusiva statale ai sensi dell’art. 117, 2 co., lett. s), Cost.. Ciò detto, però, nel riconoscere piena legittimità al provvedimento della Regione Toscana, aggiunge che anche nel settore dei rifiuti, accanto ad interessi inerenti in via primaria alla tutela dell’ambiente, possono venire in rilievo interessi sottostanti ad altre materie, per cui la competenza statale non esclude la concomitante possibilità per le Regioni di intervenire, ovviamente nel rispetto dei livelli uniformi di tutela apprestati dallo Stato per il raggiungimento di fini di propria competenza, ulteriori ed altri rispetto alla tutela dell’ambiente in senso stretto (come stabilire distanze minime degli impianti dai centri abitati o per preservare determinate aree). Tar Toscana sentenza del 20.04.2015

read more

Approfondisci