Decreto Legge 14 gennaio 2013 Disposizioni urgenti per il superamento di criticita’ nella gestione dei rifiuti

In un precedente articolo intitolato “Addio alla Discarica” ci si compiaceva del fatto che ha distanza di 10 anni dal recepimento della normativa europea in merito, fossimo  in grado di applicarla, non considerando però che l’Italia è un paese che negli ultimi 20 anni non ha saputo adeguarsi…  Rimaniamo balorditi per il continuo ripetersi di proroghe che susseguendosi uno dopo l’altra, vengono applicate ad un settore già di per se complicato e al quale le aziende che vi operano devono continuamente adeguarsi…

Entrato in vigore martedì 15 gennaio 2013 Il Decreto Legge 14 gennaio 2013, n. 1 primo decreto-legge approvato dal Governo nel nuovo anno, intitolato “Disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di criticita’ nella gestione dei rifiuti e di taluni fenomeni di inquinamento ambientale” proroga il Dlgs 36/2003 apportando modifiche per quanto riguarda lo smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) maggiore a 13mila kj/kg, che sarà di fatto consentito fino al 31 dicembre 2013.

L’ultima proroga all’ammissibilità degli stessi era già stata prevista dal Dl 216/2011 che di fatto già prorogava il DLgs 36/03.

Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.11 del 14-1-2013.

Di seguito riportiamo il testo:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di emanare disposizioni indispensabili per superare gravi situazioni di criticita’ nel ciclo della gestione dei rifiuti esistenti in varie zone del territorio italiano e, in particolare, nella regione Campania;

Ritenuta altresi’ la straordinaria necessita’ ed urgenza di emanare disposizioni volte ad

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Addio alla discarica per i rifiuti speciali e urbani con Pci superiore a 13.000 kj/kg

Dal 1 gennaio 2013 tutti i rifiuti, siano essi speciali o urbani, con un Potere Calorifero superiore a 13.000 Kj/Kg non saranno più ammessi in discarica.

L’ultima proroga all’ammissibilità degli stessi era stata prevista dal Dl 216/2011 che di fatto già prorogava il DLgs 36/03.

Un’ulteriore proroga sarebbe stata di fatto eccessiva, ma c’è da considerare il fatto che ad oggi, a distanza di 10 anni dal recepimento della direttiva  comunitaria, non in tutte le regioni d’italia si è pronti a tale modifica, mancando di fatto i termovalorizzatori per i rifiuti speciali in grdo di  soddisfare i nuovi parametri per l’ammissibilità in discarica.

Dal 1 gennaio 2013, si dovrà quindi indirizzare questa tipologia di rifiuti esclusivamente verso impianti di recupero o di trattamento, o in alternativa direttamente ad un termovalorizzatore ove presente.

Ricordiamo che la caratterizzazione di base é a responsabilità del produttore dei rifiuti, ma chi stabilisce il potere calorifico del rifiuto?  Ci sarà bisogno di un’analisi merceologica prima di conferire i propri rifiuti? Graverà nuovamente sui costi delle aziende?

L’obiettivo è quindi quello di utilizzare il meno possibile le discariche, obiettivo evidenziato anche dall’art. 179 del TUA “Criteri di priorità nella gestione  dei rifiuti.

Si prevede quindi un’incremento

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Caratteristiche di pericolo per i rifiuti ALLEGATO I DECRETO LEGISLATIVO 3 dicembre 2010, n.205

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

H1 «Esplosivo»:  sostanze  e  preparati  che  possono  esplodere  per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti  e  agli  attriti piu’ del dinitrobenzene;
H2 «Comburente»: sostanze e  preparati  che,  a  contatto  con  altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte  reazione esotermica;
H3-A «Facilmente infiammabile»: sostanze e preparati:
– liquidi il cui punto  di  infiammabilita’  e’  inferiore  a  21°  C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o –  che  a  contatto con l’aria, a  temperatura  ambiente  e  senza  apporto  di  energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o
– solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida  azione  di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione, o

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