Nota nuova DGRV terre da scavo Veneto

Con il contributo del Dr. Geol. Paolo Montin e Ing. Laura Ranzato , riportiamo nota in riferimento alla Delibera dellla Giunta Regionale del Veneto inerente alla gestione delle terre e rocce in inferiori ai 6000 m3.

Nota nuova DGRV terre da scavo Veneto (Decreto Ministeriale n. 161 del 10 Agosto 2012)

La Regione Veneto ha provveduto a sopperire al momentaneo vuoto normativo in relazione alla gestione delle terre e rocce in quantitativi movimentati fino ai 6000 m3 mediante l’emanazione della Delibera della Giunta Regionale n. 179 del 11 Febbraio 2013, che ripropone quasi integralmente la ben nota D.G.R.V. 2424/2008
Le procedure operative contenute nell’Allegato A alla sopra menzionata Delibera sono suddivise in funzione del processo produttivo di origine del materiale di scavo ovvero, nel particolare, in:….Leggi tutto

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Dpcm 20 dicembre 2012 – Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2013

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2012 il DPCM 23 dicembre 2012 sostituisce il modello allegato al DPCM del 23 dicembre 2011.
Il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2013 dovrà essere presentato entro il 30 aprile di ogni anno, come in  riferimento alla legge 25 gennaio 1970, n°70 fino all’entrata in vigore del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI.

A seguito riportiamo il decreto e link alla Gazzetta Ufficiale per gli allegati contenuti.

Dpcm 20 dicembre 2012

(So n. 213 alla Gu 29 dicembre 2012 n. 302)
Testo vigente dal 08/01/2013

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Vista la legge 25 gennaio 1994, n. 70, pubblicata nella Gazzetta ufficiale 31 gennaio 1994, n. 24, recante norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale;

Visto l’articolo 6, comma 1 della citata legge 25 gennaio 1994, n. 70, secondo cui, in attesa dell’emanazione del Dpr di cui all’articolo 1, comma 1 della medesima legge, il modello unico di dichiarazione è adottato con riferimento agli obblighi di dichiarazione, di comunicazione, di denuncia o di notificazione previsti dalle leggi, dai decreti e dalle relative norme di attuazione di cui alla tabella A allegata alla medesima legge;

Visto l’articolo 1, comma 2 della medesima legge n. 70 del 1994, che prevede che il modello unico di dichiarazione è adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;

Visto il comma 3 del medesimo l’articolo 1 della legge n.70

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Fotovoltaico, il corretto smaltimento è d’obbligo

Dal primo luglio 2012 sono entrate in vigore le norme per la raccolta a fine vita di celle e moduli e il loro smaltimento

Il fotovoltaico è una fonte energetica strettamente associata ai concetti chiave della sostenibilità, perché capace di produrre elettricità senza emettere emissioni di CO2 né consumare risorse naturali. Ma il fotovoltaico, così come tutte le altre tecnologie elettroniche, non è studiato per durare in eterno ma per un determinato periodo (in media 25-30 anni).

Una volta  terminata la fase produttiva i pannelli devono essere smaltiti correttamente altrimenti, se abbandonati in natura, possono comportare danni per l’ambiente. Il problema, forse, attualmente non è dei più sentiti, anche perché l’esplosione del fotovoltaico è avvenuta soltanto nell’ultimo quinquennio e, dunque, la stragrande maggioranza degli impianti installati sono ancora perfettamente funzionanti.

Secondo il consorzio PV Cycle, la maggiore organizzazione per lo smaltimento dei pannelli a  livello europeo, oggi solo l’1% di tutti i moduli fotovoltaici raccolti ha raggiunto il fine vita, il restante 99% è costituito da apparecchi danneggiati. Nei prossimi 10-15 anni, invece, si avranno grandi quantitativi di moduli fotovoltaici dismessi che dovranno essere opportunamente trattati.

Il fotovoltaico ha, inoltre, una percentuale altissima percentuale di recupero dei materiali, garantendo così

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Sospensione ufficiale del contributo SISTRI 2012

Anche se con notevole ritardo, e con buona pace degli operatori che si erano già informati per altre vie, è stato pubblicato in G.U. il Decreto Ministeriale 17 Ottobre 2012 n. 210 recante la modifica al Decreto del Ministero dell’Ambiente 25 Maggio 2012 n. 141 sopprimendo ufficialmente il seguente periodo: “Per  l’anno  2012  il  pagamento  del contributo deve essere effettuato entro il 30 novembre”

testo in vigore dal: 20-12-2012

IL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 2011, n. 52, «Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 12»; Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 maggio 2012, n. 141, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 agosto 2012, n. 196, che ha apportato modifiche e integrazioni al citato decreto del Ministro dell’ambiente della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 2011, n. 52 e, in particolare, l’articolo 1, lettera c) che proroga dal 30 aprile 2012 al 30 novembre 2012, il termine per il pagamento dei contributi dovuti per l’anno 2012, dai soggetti obbligati all’iscrizione al SISTRI; Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 recante «Misure urgenti per

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