RIFIUTI PERICOLOSI IN ADR, LA CARATTERISTICA DI PERICOLO H14

Dal 25 Marzo 2012, i rifiuti pericolosi che presentano la caratteristica di pericolo H14, dovranno obbligatoriamente seguire le procedure imposta dall’ADR (Accordo sul trasporto di merci pericolose).

Innanzitutto vediamo cosa dice a riguardo dei rifiuti pericolosi il Testo Unico Ambientale. L’art. 183 comma 1, lett b):

Un rifiuto deve essere considerato pericoloso quando presenti una o più delle caratteristiche di pericolosità indicante nell’Allegato I alla parte IV del D.Lgs. 152/2006, il quale individua le classi di pericolosità H1 esplosivo a H14 ecotossico.
L’introduzione del D.Lgs. 205/2010, ed in particolare l’articolo 39 comma 5 ha sostituito gli allegati D e I della parte IV del D.Lgs. 152/2006, e di conseguenza , a far data dal 25 Dicembre 2010, ossia dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. 205/2010, è divenuta obbligatoria la valutazione della ecotossicità nella classificazione dei rifiuti.

Gli operatori del settore ben sanno che molto spesso in via del tutto precauzionale, si attribuiva ai rifiuti pericolosi anche la caratteristica di pericolo H14, e quindi si

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Abrogate le autocertificazioni per la classe G

Con la procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia (e non è l’unica) a causa della incompleta e non conforme attuazione della direttiva 2002/91/CE , l’Italia è stata costretta a rivedere la questione delle certificazioni energetiche per gli immobili giungendo ad un nuovo decreto che impone lo stop alle autodichiarazioni in classe G.

Il recepimento della direttiva europea in esame, era iniziato con il Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2009 recante le “Linee guida nazionali per la certificazione degli edifici” che permetteva ai proprietari di determinati immobili di optare, per una strada tutta in discesa, per una autocertificazione sulla classe energetica più bassa, ossia la classe G (e ciò è in violazione dell’art. 7 paragrafi 1 e 2 della direttiva in oggetto).

Il documento di autocertificazione, veniva e viene utilizzato dai proprietari degli immobili in condizioni di cattiva qualità energetica al moment o della vendita dell’immobile stesso. Con il nuovo decreto tale documento non

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Sistri contributo 2012 – Pagare o non pagare.

SISTRI: to pay or not to pay…that is the question !
Ancora due norme contrastanti. Ancora un’occasione che disorienta.
Articolo 1, comma 1, lettera c), del D.M. 25 maggio 2012 , n. 141 ed articolo 52, comma 2, del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, oggi convertito in legge.

di SILVANO DI ROSA (*) Consulente Legale Ambientale

Siamo veramente tediati dall’argomento SISTRI, quindi saranno sufficienti poche righe a commentare l’ulteriore turbamento che pervade chi legge le varie notizie che rimbalzano sul web circa il pagamento del relativo contributo entro il 30 novembre 2012; anzi, sarebbe sufficiente una sola parola: «basta!».
Ci siamo da poco ripresi dal commentare criticamente l’insano vezzo di ricondursi all’inesistente art. 188-ter del TUA (ai fini SISTRI & C) e ci troviamo ancora una volta di fronte ad

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Legge 7 agosto 2012, n. 134 Sospensione operatività Sistri

Legge 7 agosto 2012, n. 134
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante Misure urgenti per la crescita del Paese
(Gazzetta Ufficiale n. 187 dell’11 agosto 2012)

Entra in vigore oggi (12 agosto) il decreto sviluppo, pubblicato in Gazzetta l’11 agosto

All’interno del supplemento ordinario n. 171 della Gazzetta Ufficiale n. 187 dell’11 Agosto 2012 è stata pubblicata la legge 7 Agosto 2012 n. 134 recante la conversione in legge, con le modifiche introdotte, del decreto legge 22 Giugno 2012 n. 83 recante le misure urgenti per la crescita del paese.
Di particolare interesse l’articolo 52, il quale sospende l’entrata in operatività del SISTRI ed i relativi adempimenti informatici ad esso relativo da parte di tutti i soggetti tenuti ad aderirvi.
Viene inoltre previsto che l’entrata in vigore del sistema sarà disposto con apposito decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. A seguito riportiamo

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