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In caso di fusione societaria, gli obblighi di bonifica si trasmettono alla nuova società

La società che risulta dalla fusione o quella incorporante assumono i diritti e gli obblighi delle società estinte.

Si è pertanto concluso, con specifico riguardo alla tematica della tutela contro gli inquinamenti, che gli obblighi di messa in sicurezza e di bonifica, maturati a carico della società estinta, si trasmettono in capo alla società originata dalla fusione.

Tar Piemonte n. 674/2016

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La mera qualifica di proprietario del sito non è sufficiente ai fini dei reati di gestione e smaltimento di rifiuti da parte di terzi

In materia di gestione e smaltimento dei rifiuti, il proprietario del sito ove i rifiuti son stati illecitamente depositati, o a fine di abbandono o a fine di smaltimento, non risponde, per la sola ragione della sua qualifica dominicale rispetto al terreno o comunque al sito in questione, dei reati di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata commessi da terzi, anche nel caso in cui non si attivi per la rimozione dei rifiuti stessi, in quanto tale responsabilità sussiste solo in presenza di un obbligo giuridico di impedire l’evento lesivo, il che potrebbe verificarsi solo nell’ipotesi  in cui il proprietario abbia compiuto autonomi atti di gestione o di movimentazione dei rifiuti.

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Stop ai rifiuti non trattati in discarica.

Un decreto impone la funzionalità piena degli impianti di trattamento. Si allontana il rischio di una multa europea. Nuovi poteri al commissario

Far sì che entro il 10 aprile non arrivino più in discarica rifiuti non trattati; incrementare la capacità di produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) e Fos (frazione organica stabilizzata) degli impianti di trattamento attivi nel Lazio; adeguare le autorizzazioni degli impianti esistenti affinché sia assicurata in via prioritaria la valorizzazione energetica di Cdr e Css (Combustibile solido da rifiuti) prodotto nel Lazio.

Queste le tre finalità principali del nuovo decreto firmato oggi dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per affrontare l’emergenza rifiuti nel Lazio e consentire di “disinnescare” il deferimento dell’Italia alla Corte Europea che vede fra le principali contestazioni l’uso della discarica di Malagrotta (Roma) per rifiuti non trattati.

Con questo intervento, inoltre, sarà possibile ridurre in maniera decisiva il conferimento in discarica: l’obiettivo è arrivare a giugno – quando scadrà la proroga di Malagrotta – in condizioni diverse e migliori. Si potrà valutare a quel punto se (e a quali condizioni) possa servire a Roma una discarica di servizio.

In particolare il decreto prevede che:

1. La produzione di Cdr (o di Css, secondo il decreto ministeriale 14 febbraio 2013 n. 22) deve essere portata a un livello minimo tra il 35% e il 40%;

La produzione di Fos deve essere portata a un livello minimo compreso tra il 30% e il 35%;
Il livello degli scarti non compostabili (compreso il vetro) non deve superare il 25%;
Il recupero dei metalli deve essere assicurato almeno nella misura del 3%.
Il provvedimento inoltre conferisce più poteri al commissario per la crisi rifiuti di Roma, il quale dovrà

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Decreto Legge 14 gennaio 2013 Disposizioni urgenti per il superamento di criticita’ nella gestione dei rifiuti

In un precedente articolo intitolato “Addio alla Discarica” ci si compiaceva del fatto che ha distanza di 10 anni dal recepimento della normativa europea in merito, fossimo  in grado di applicarla, non considerando però che l’Italia è un paese che negli ultimi 20 anni non ha saputo adeguarsi…  Rimaniamo balorditi per il continuo ripetersi di proroghe che susseguendosi uno dopo l’altra, vengono applicate ad un settore già di per se complicato e al quale le aziende che vi operano devono continuamente adeguarsi…

Entrato in vigore martedì 15 gennaio 2013 Il Decreto Legge 14 gennaio 2013, n. 1 primo decreto-legge approvato dal Governo nel nuovo anno, intitolato “Disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di criticita’ nella gestione dei rifiuti e di taluni fenomeni di inquinamento ambientale” proroga il Dlgs 36/2003 apportando modifiche per quanto riguarda lo smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) maggiore a 13mila kj/kg, che sarà di fatto consentito fino al 31 dicembre 2013.

L’ultima proroga all’ammissibilità degli stessi era già stata prevista dal Dl 216/2011 che di fatto già prorogava il DLgs 36/03.

Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.11 del 14-1-2013.

Di seguito riportiamo il testo:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di emanare disposizioni indispensabili per superare gravi situazioni di criticita’ nel ciclo della gestione dei rifiuti esistenti in varie zone del territorio italiano e, in particolare, nella regione Campania;

Ritenuta altresi’ la straordinaria necessita’ ed urgenza di emanare disposizioni volte ad

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