L’ECHA pubblica la SDS Checklist

regolamento CLPLe schede di dati di sicurezza sono il principale strumento per garantire che i fabbricanti e gli importatori comunichino in tutta la catena d’approvvigionamento informazioni sufficienti per consentire un uso sicuro delle loro sostanze e miscele.

ECHA ha messo a disposizione una lista di controllo delle schede di sicurezza, disponibili al seguente link.

Come riportato nell’introduzione di tale documento, la checklist è stata progettata dal punto di vista di un ispettore, a sostegno dell’esame del corpo principale delle schede di dati di sicurezza, compilate conformemente al regolamento REACH.

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ISPRA rende accessibile al pubblico l’Elenco nazionale autorizzazioni ordinarie e in procedura semplificata

ISPRA_RGB_BANDIn base a quanto previsto dal D.Lgs.152/06, l’ISPRA rende accessibile al pubblico in via telematica l’Elenco nazionale delle autorizzazioni che gli enti competenti (province, regioni) rilasciano per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti, anche in forma semplificata. Tale elenco deve avere contenuto informativo omogeneo, ufficiale e certificato dall’amministrazione che rilascia il provvedimento, al fine di garantire la necessaria trasparenza in grado di contrastare l’illegalità.

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Sistri. Eliminate le black box, il sistema sarà esteso a tutti i rifiuti.

taresMonta la BlackBox, smonta la BlackBox…  Solo un piccolo particolare del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti a cui si dovrà far fronte.

Il Sistri sarà esteso a tutti i rifiuti. Questo quanto si legge, in risposta ad un’interrogazione parlamentare, risposta scritta e pubblicata Giovedì 19 novembre 2015 nell’allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente) 5-06943.

Una nuova versione del Sitri. Un nuovo sistema che porterà anche alla sostiuzione dei dispositivi elettronici ad oggi utilizzati. La quale nuova versione vedrà inoltre un’attenta semplificazione nella modalità d’uso… «un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti tecnologicamente avanzato, efficace e in grado di rappresentare per le imprese, le cui istanze sono state pienamente recepite, la garanzia di operare nella trasparenza e nella legalità».

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TARI: non si applica la parte variabile del tributo nelle aree dove non si producono rifiuti

tari-calcolo-tassaLa legge istitutiva della TARI – L. n. 147, art. 1, co. 651, del 27 dicembre 2013 – stabilisce il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al d.p.r. n. 158/1999, che, a sua volta, suddivide il tributo in una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e dai relativi ammortamenti, e in una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione (art. 3). Orbene, la parte variabile non è dovuta, e non va applicato il regolamento comunale che disponga diversamente, per quelle aree aziendali dove l’attività svolta comporti una produzione di rifiuti pressoché nulla.

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