DECRETO 10 agosto 2012, n. 161

Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo. (12G0182) (GU n. 221 del 21-9-2012 )

IL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE di concerto con IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visto il decreto legislativo  3  aprile  2006,  n.  152  «Norme  in materia ambientale» e, in particolare, la parte quarta, relativa alla gestione dei  rifiuti  come  modificata  dal  decreto  legislativo  3 dicembre 2010, n. 205,  recante  «Disposizioni  di  attuazione  della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del  Consiglio  del  19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive»;
Vista  la  direttiva  2008/98/CE  del  Parlamento  europeo  e   del Consiglio del 19 novembre 2008  relativa  ai  rifiuti  e  che  abroga alcune direttive;
Considerati, in particolare, gli articoli 184-bis, 185  e  186  del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni;  Visto l’articolo 49  del  decreto-legge  24  gennaio  2012,  n.  1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza,  lo  sviluppo  delle infrastrutture e la competitivita’,  convertito,  con  modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, il  quale  prevede  che  l’utilizzo delle terre e  rocce  da  scavo  e’  regolamentato  con  decreto  del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e  del  mare  di concerto con il Ministro delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  da adottarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore  del  suddetto decreto;
Visto l’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo  n.  205  del 2010, come modificato dalla legge 24 marzo  2012,  n.  27,  il  quale prevede che dalla data di entrata in vigore del regolamento  adottato ai sensi dell’articolo 49 del sopracitato decreto-legge n. 1 del 2012 e’ abrogato l’articolo 186 del decreto legislativo medesimo;
Visto l’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio  di  Stato,  espresso  dalla  Sezione consultiva per gli atti normativi nelle adunanze del 16 novembre 2011 e dell’8 marzo 2012;
Vista la notifica di cui alla direttiva 98/34/CE,  come  modificata dalla direttiva 98/48/CE che prevede una  procedura  di  informazione nel settore delle norme e

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Entrata in vigore del nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo

Domani 6 Ottobre 2012 entra in vigore il nuovo Regolamento per le terre e rocce da scavo D.M. 161 del 10 Agosto 2012.

Il Regolamento con molta probabilità sarà soggetto nei mesi futuri a nuove revisioni e modifiche che potrebbero aggiungere delle eccezioni e semplificazioni al momento non previste.

Nel frattempo cogliamo l’occasione per ricordare che il regolamento introduce la possibilità di considerare, a determinate condizioni, le terre e rocce da scavo come sottoprodotti e quindi riutilizzabili anziché dei rifiuti.

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Terre e Rocce da scavo il nuovo Regolamento

Anche Ambiente&Rifiuti intende dare il proprio contributo dedicando un breve articolo alle terre e rocce da scavo in attesa che il decreto entri in vigore e dia i suoi primi effetti.

Il decreto in questione è il D.M. n.161 del 10 Agosto 2012, la cui entrata in vigore è fissata per il 6 Ottobre 2012.

Il testo normativo si compone di 16 articoli e 9 allegati che forniscono le modalità “operative” con le quali gli addetti ai lavoratori dovranno confrontarsi a partire dal mese prossimo.

Al momento non si può certamente dire che il decreto sia l’ultimo atto per le “terre e rocce da scavo” ma sicuramente fornisce una impronta leggermente più definitiva dopo le varie bozze che sono circolate negli ultimi tempi.

Quindi in attesa che il

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Sistri: spunta un concorrente. Si chiama Setri, è la creazione di Assintel e Conftrasporto

Un nuovo sistema per tracciare i rifiuti che manderebbe in pensione definitivamente il Sistri: l’hanno messo a punto Assintel e Conftrasporto, che scrivono una lettera al governo perché lo prenda in considerazione. Nome provvisorio: Setri.

“Sistema elettronico tracciabilità rifiuti” (Setri) è il nome individuato con semplicità da Conftrasporto e Assintel per il sistema che vorrebbe sostituire il Sistri. Più veloce, più intuitivo, il Setri è stato messo a punto con l’intenzione di semplificare la vita a chi dovrebbe poi utilizzarlo quotidianamente, vale a dire le imprese al momento iscritte al Sistri che finora hanno manifestato continuo disappunto per i meccanismi troppo complicati e i malfunzionamenti cronici dell’intero apparato.

“Si tratta di un progetto che le due associazioni, forti della loro

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