Sistri: anche gli autotrasportatori chiedono l’esenzione dal pagamento 2012

No al pagamento della tassa 2012 del Sistri vista la non operatività del sistema. A chiederlo è l’Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di Confindustria, Anita, che si accoda al coro unanime che chiede la sospensione del contributo annuale del sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti pericolosi a poco dalla scadenza dei termini per il pagamento.

“Mancano pochi giorni alla scadenza del pagamento del contributo annuale per il Sistri, ma nessun provvedimento è stato posto in essere per evitare che anche quest’anno le imprese paghino per un sistema ancora in sperimentazione”, spiega una nota dell’associazione, che accusa il governo di aver mostrato disattenzione e indifferenza sulle problematiche che riguardano il Sistri. Nonostante il sistema ad oggi non sia del tutto attivo, infatti, le imprese di autotrasporto hanno continuato a sostenere i costi di iscrizione, installazione delle black box e attivazione delle sim card.

“Non siamo più disposti a pagare per un sistema non ancora pienamente operativo”, ha dichiarato Carlo Coppola presidente della sezione trasporto rifiuti di Anita, che torna a chiedere al governo la sospensione del pagamento del contributo annuale, con scadenza prevista per il 30 aprile. Quanto ai costi finora sostenuti, “proponiamo che le somme versate negli anni 2010 e 2011 vengano indivisuati meccanismi di compensazione per i periodi successivi alla reale attuazione del sistema”.

Per l’associazione, le imprese di autotrasporto sono state le più penalizzate dal Sistri. “Sui 70 milioni di euro versati dalle imprese italiane –spiegava una nota oltre un mese fa- quelle di trasporto hanno pagato la quota più considerevole. Oltre ai costi di iscrizione al sistema, infatti, queste hanno sostenuto anche quelli per l’installazione delle black box sui veicoli, 150 euro per ogni mezzo, e l’attivazione delle sim card”.

Ecco perché gli autotrasportatori, così come le Regioni  e le associazioni del mondo imprenditoriale italiano, non vogliono continuare a pagare per un sistema che ancora non funziona. Nessuno è più disposto a sostenere i suoi costi se è ancora in sperimentazione.

Scritto da Roberta Ragni
http://www.greenbiz.it

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Mariano Fabris

Consulente e Resp. Tecnico in Materia di Gestione Rifiuti Cat 1,4,5,8 Preposto per il Trasporto Nazionale e Internazionale su strada di Merci.

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