Scadenza_MUD_2016

SISTRI, rinvio in arrivo?

Siamo agli sgoccioli del 2016  e come ogni anno negli ultimi 4 anni le imprese sono in fermento per quanto riguarda il SISTRI.

Amato (poco) ed odiato (molto) il SISTRI continua periodicamente a far parlare di sé. Ma far parlare di sé al negativo non è mai un nota positiva per un sistema che avrebbe dovuto rivoluzione il sistema di tracciabilità dei rifiuti (Tutti? Solo i pericolosi? Solo i pericolosi di alcuni produttori?).

Ancora una volta quindi ci ritroviamo a spendere parole in merito a questa vicenda che dopo 5 anni non trova ancora un suo epilogo nonostante le soluzioni fossero in realtà semplici.

Come sempre accade purtroppo per muoversi da un punto A ad un punto B si è preferito non seguire la linea retta optando invece per tortuose vie che non portano a nulla.

Stando agli annunci del Ministero dell’Ambiente il SISTRI avrebbe dovuto prendere il via (per l’ennesima volta) il 1° Gennaio 2017. In pompa magna furono annunciate le rivoluzioni digitali che avrebbero accompagnato le imprese nel tracciamento dei loro rifiuti dal momento della produzione al momento del recupero.

A questi annunci non è seguito poi molto. Certamente le imprese che hanno vinto il bando di gara per il proseguo dello sviluppo e della gestione del SISTRI, stanno lavorando ma ad oggi non abbiamo tra le mani che un sistema fallace che impone alle imprese di pagare un balzello annuale per un servizio inesistente; a dire il vero il sistema esiste ma non serve a nulla a conti fatti.

Dunque a che punto siamo?

Attendiamo con trepidante attesa che il Ministero dell’Ambiente inserisca nel decreto milleproroghe l’ennesima proroga per l’avvio del mostro informatico.

Come molti ricorderanno, il 1° Gennaio impone la fine del doppio regime, ossia quello basato sulla corretta compilazione del registro di carico e scarico e dei formulari nonché delle schede SISTRI per passare ad un sistema unico di tracciabilità dei rifiuti basato unicamente sul SISTRI.

Cosa manca per partire?

Sicuramente manca una armonizzazione delle norme ambientali visto che ad oggi non si è ancora compreso chi sarà soggetto all’utilizzo del SISTRI, quali saranno i soggetti che beneficeranno dell’esclusione e quali saranno i soggetti oggi esclusi che verranno invece chiamati a partecipare (ad esempio i distributori obbligati alla gestione dell’Uno contro Uno).

Manca inoltre la firma del decreto che assegna la gestione del sistema al raggruppamento che lo scorso agosto ha vinto la gara, che ricordiamo essere formato da: Telecom, Almaviva e Agriconsulting. La firma non è stata ancora apposta a causa di un ricorso al Tar del Lazio sulla gara stessa. La sentenza dei giudici amministrativi è prevista per la fine di Gennaio 2017.

Che fare quindi?

Continuate a compilare correttamente i registri di carico e scarico rifiuti ed  i formulari di identificazione rifiuti (ricordiamo che le sanzioni oggi applicabili sono inerenti al sistema cartaceo di tracciabilità dei rifiuti), esercitatevi con l’utilizzo del SISTRI per essere pronti al suo avvio e soprattutto ricordate che nel 2017 dovremo pagare il contributo di iscrizione al SISTRI.

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Vito La Forgia

Vito la Forgia ha conseguito la laurea in Ingegneria Ambientale e del Territorio presso il Politecnico di Bari. E' autore del Manuale: Riciclo e Gestione RAEE. Gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

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