DECRETO 30 marzo 2015 verifica di assoggettabilita’ a valutazione di impatto ambientale

discarica di CastroliberoDECRETO 30 marzo 2015 Linee guida per la verifica di assoggettabilita’ a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall’articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116. (15A02720) (GU Serie Generale n.84 del 11-4-2015)

Il ministero dell’Ambiente, con il decreto 30 marzo 2015 detta le linee guida per le verifiche di assoggettabilita alla valutazione di impatto ambientale, allo scopo di fornire alle regioni e  alle province autonome di Trento e Bolzano, nonche’ agli operatori di settore un quadro certo e chiaro di riferimento e  orientamento per lo  svolgimento di tali procedure,  in conformita’ con quanto stabilito dalla direttiva VIA per i profili connessi ai progetti di infrastrutture di rilevanza strategica.
Si vede quindi:  Ai sensi e per gli effetti dell’art. 15, comma 1, lettere  c)  e d), del decreto-legge n. 91/2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116/2014, emanate le allegate “Linee  guida”

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Nuovo Portale delle Valutazioni Ambientali

Dal 1 luglio 2014 è in linea la nuova versione del Portale delle Valutazioni Ambientali.

Rinnovato nella veste grafica ed arricchito nei contenuti informativi resi più fruibili, vuole rispondere al meglio alla comunicazione ed alla condivisione con il pubblico, le istituzioni e le imprese, di tutte le informazioni attinenti le procedure di VIA e di VAS di competenza statale.

Per l’inizio del semestre italiano di presidenza dell’UE è stata predisposta la versione in inglese del Portale affinché i suoi contenuti possano essere pienamente condivisi anche a livello internazionale, con particolare riferimento alle imprese straniere interessate allo sviluppo di progetti nel nostro territorio, ma anche per i cittadini e le istituzioni europee e internazionali.

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Clini: merci su rotaie per contenere l’impatto ambientale.

«Il trasferimento modale sui grandi assi di scorrimento» è il tema della tavola rotonda che si è svolta nella sede del Corriere della Sera a Milano alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, del presidente dell’Autorità portuale di Trieste Marina Monassi, dell’amministratore delegato di Alpe Adria Antonio Gurrieri, del direttore divisione cargo Trenitalia Mario Castaldo e del direttore generale Modahlor Sébastien Lange.
L’incontro ha rappresentato una importante occasione per confrontarsi su uno studio sviluppato dal ministero dell’Ambiente che analizza lo stato attuale del trasporto merci in Italia e delinea alcune strategie ambientali ed economiche per rendere più efficiente e competitiva l’intera catena logistica nazionale “porti-territorio”, con un orientamento mirato a catturare i grandi flussi del trasporto interno e terra/mare nell’ambito del bacino del Mediterraneo e del Centro-Europa.

In particolare, lo studio analizza le dinamiche e lo stato attuale del trasporto delle merci in Italia, quale tema primario e strategico per la crescita economica del paese nel contesto dell’Unione Europea e per le relazioni tra settori e regioni del tessuto produttivo nazionale.

«Non a caso – spiega Clini – la tematica del contenimento dell’impatto ambientale causato dal trasporto merci rappresenta da tempo uno degli obiettivi primari costantemente all’attenzione degli organi nazionali e comunitari, nell’ambito delle azioni di governo e regolamentazione del territorio e delle attività economiche in generale».
Secondo il ministro si dovrà riuscire «a lavorare prevalentemente su autostrade viaggianti per le lunghe distanze e garantire la distribuzione capillare per la domanda delle imprese che, soprattutto nel Nord, sono diffuse nel territorio».

Un “patto”, dunque, per creare una

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Analisi SWOT per la Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi

L’analisi SWOT, è un efficace strumento di pianificazione strategica utilizzata per valutare i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un intervento pianificatorio di ampio respiro.

L’analisi SWOT può essere utilizzata per la predisposizione di strumenti di gestione, organizzazione e promozione del territorio comunale come il Piano Urbanistico Comunale (PUC) e il Piano di Utilizzazione del Litorale (PUL)[1].

L’analisi SWOT deve essere approfondita mano a mano che si delinea l’architettura del piano (o dei piani) con l’obiettivo ultimo di prendere una “decisione” che può cambiare nel corso dei vari step di progettazione e revisione delle bozze di Piano prima della sua emissione, presentazione e adozione.
Perché l’analisi SWOT sia efficace, è necessario avere sin dall’inizio dell’attività pianificatoria ben chiaro sia a livello tecnico che politico quale sia l’obiettivo generale da raggiungere, ovverosia quale sia il più adeguato e ambientalmente compatibile scenario da tratteggiare per il breve e medio periodo; gli studi di settore, le proposte politiche e gli approfondimenti conoscitivi delle diverse categorie ambientali (aria, acqua, suolo, sottosuolo, popolazione, ecc.) debbono consentire di cambiare direzione e talora la prospettiva e l’approccio alla

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