Nuove caratteristiche di pericolo – come gestirle con il SISTRI

Dal 1° Giugno 2015 entrano in vigore le nuove caratteristiche di pericolo grazie all’applicazione del regolamento N. 135/2014 della Commissione Europea del 18 Dicembre 2014.

Come già anticipato in un altro articolo del nostro blog www.ambienterifiuti.wordpress.com , i rifiuti pericolosi dovranno essere riclassificati grazie all’introduzione delle nuove caratteristiche di pericolo.

Lo specchietto riportato qui di seguito mette in evidenza quali sono le vecchie caratteristiche di pericolo, in uso fino al 31 Maggio 2015 e le nuove caratteristiche di pericolo che entreranno in vigore il 1° Giugno 2015.

caratteristiche-di-pericolo

tabella-hGrazie alle variazioni introdotte, appare chiaro che i rifiuti che fino al 31 Maggio 2015 erano caratterizzati da determinate caratteristiche di pericolo, dal 1° giugno 2015 per poter essere gestiti correttamente necessitano di essere riclassificati. La classificazione avviene andando a verificare le percentuali di concentrazione delle sostanze pericolose contenute nei rifiuti e raffrontandole con la nuova tabella di riferimento.

Se questo è valido per la gestione classica dei rifiuti in riferimento al SISTRI le cose divengono un tantino più complesse. Infatti il sistema SISTRI non ha previsto una automatica riclassificazione dei rifiuti (cosa d’altronde non possibile essendo variate alcune caratteristiche importanti) ma definisce,  in un manuale di recente pubblicazione e liberamente scaricabile dal sito www.sistri.it – sezione guide e manuali, una serie di operazioni e procedure che conducono l’utente ad effettuare degli scarichi e dei ricarichi degli stessi rifiuti variandone le caratteristiche di pericolo. L’operazione in sé non ha nulla di complicato questo è vero ma potrebbe divenire alquanto noiosa e laboriosa nel momento in cui si abbiano in carico numerosi rifiuti pericolosi caratterizzati da diversi codici CER e diverse caratteristiche di pericolo. Ci si attendeva una modalità più snella e veloce per poter effettuare questa operazione ma come al solito il SISTRI ha mancato l’occasione di mostrare tutte le sue abilità “informatiche” anche nelle cose più semplici.

Rinviando al manuale SISTRI per le modalità operative, vediamo rapidamente cosa occorre fare per poter procedere alla riclassificazione dei rifiuti.

  • Avviare il SISTRI;
  • Selezionare dal registro cronologico le operazioni di carico dei rifiuti pericolosi che devono essere riclassificati;
  • Effettuare una operazione di scarico manuale indicando sé stessi come destinatari ed avendo cura di indicare come causale “Riclassificazione a seguito Reg. 1357/2014/Ue”;
  • Annotare il numero dell’operazione di scarico che si sta effettuando;
  • Effettuare una operazione di carico manuale del rifiuto che si è scaricato avendo cura di indicare nelle annotazioni il numero dell’operazione di scarico a cui fa riferimento.

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Vito La Forgia

Vito la Forgia ha conseguito la laurea in Ingegneria Ambientale e del Territorio presso il Politecnico di Bari. E' autore del Manuale: Riciclo e Gestione RAEE. Gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

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